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Per il Dipartimento di Stato Usa è difficile scegliere fra Assad e l’Isis (VIDEO)

by Mattia Pase
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Mark Toner Siria IsisWashington, 26 mar – L’imbarazzante performance del portavoce del Dipartimento di Stato Usa, quello che per intenderci fa capo a John Kerry, terza carica federale dopo presidente e vicepresidente, oscilla fra il preoccupante e il patetico. In un video maliziosamente pubblicato sul canale Youtube di Russia Insider, il malcapitato Mark Toner, sollecitato durante una conferenza stampa da alcuni giornalisti, dapprima dimostra di essere totalmente impreparato sull’attacco dell’esercito siriano a Palmira, notizia battuta ripetutamente da tutte le agenzie e testate informative del globo, dopo di che confonde palesemente l’Isis con la cosiddetta opposizione moderata (deve essere una delle dieci persone sulla Terra che ancora credono a questa storiella), e infine se ne esce, rispondendo a una domanda semplice e diretta, con un balbettio in cui mette sullo stesso piano i tagliagole di Al Baghdadi e il governo siriano. Testualmente – farneticando su una auspicabile soluzione negoziale (con l’Isis??) – dice che è difficile scegliere fra gli uni e gli altri.

Le domande, fatto ancora più grave, non erano riferite al quadro generale, ma vertevano appunto sulla riconquista di Palmira da parte dell’esercito di Damasco e di Hezbollah, con il consueto supporto russo. Palmira, “la sposa del deserto”, è la città la cui conquista da parte dell’Isis, dieci mesi fa, ha sollevato unanime sdegno per la conseguente devastazione di un patrimonio archeologico inestimabile operato da parte delle bande jihadiste, e per l’orrendo assassinio, compiuto nel teatro romano di fronte a un folto pubblico, di decine di soldati siriani catturati nella battaglia.
Assassinio perpetrato, come se non bastasse, da parte di ragazzini, costretti dai miliziani a decapitare le loro vittime.

Le espressioni di sorpresa, e di sgomento, degli increduli giornalisti presenti, e i commenti delle persone che hanno visto il video (il più apprezzato è stato un utente che ha sostanzialmente definito il portavoce un imbecille che disonora il ruolo che ricopre), la dicono lunga su quanto fuori luogo siano state le risposte date dall’incauto portavoce. E’ difficile credere che quella di Mark Toner sia la linea dettata dal Segretario di Stato americano, ma è altrettanto difficile immaginare che un individuo che da quindici anni si muove nelle stanze dei bottoni della politica statunitense possa avere la minima incertezza nell’auspicare che l’Isis – qualunque sia l’esercito che lo sconfigge – debba essere annientato.

Perchè allora potrebbe risultare fondato il sospetto che laggiù qualcuno abbia qualche interesse a tenere vivo e vegeto il movimento di Al Baghdadi. E che le insistenti voci secondo le quali siano stati due alleati di ferro di Washington come Arabia Saudita e Turchia a creare e foraggiare l’Isis non siano frutto di fantasie. Infine, si spiegherebbe come mai mesi di sbandierati attacchi aerei a stelle e strisce non abbiano minimamente scalfito la forza militare dei gruppi estremisti, mentre l’intervento russo abbia permesso alle forze armate di Assad di rovesciare le sorti della guerra, di mettere sulla difensiva le bande del Califfo, e di riabbracciare, come stanno facendo in queste ore grazie al sacrificio di sangue della migliore gioventù siriana, la “Sposa del Deserto”.

https://www.youtube.com/watch?v=uxs7yog_CjM&feature=youtu.be

Mattia Pase

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Anonimo 28 Marzo 2016 - 10:30

Si chiama geopolitica e non scelta tra isis e Assad

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