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Roma, 26 set – Come tante altre nazioni africane anche l’Egitto ha il problema di fornire elettricità ai propri cittadini e, vista la crescita della popolazione (che ha raggiunto i cento milioni di abitanti), questa rappresenta una priorità cruciale per lo sviluppo del Paese.
Per garantire a tutti i suoi cittadini l’accesso all’energia elettrica il governo ha lanciato il 2035 Integrated Sustainable Energy Strategy (ISES), il cui scopo è quello di promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili per coprire una domanda sempre crescente.
Solare, eolico e idroelettrico
A tale proposito Il Cairo punta entro il 2022 a ottenere il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, quota destinata a salire al 42% nel 2035: di questo il 14% proverrà dall’eolico, il 2% dall’idroelettrico e il 25% da fonte solare.
Il piano è ambizioso ma non impossibile da realizzare vista la crescente domanda di energia, considerando che nel 2014 i frequenti black out dovuti alle carenze produttive hanno creato importanti problemi sociali e spinto l’Egitto a costruire centrali a carbone per ridurre l’importazione di gas naturale.
Esportare gas, produrre energia: la sfida dell’Egitto
Da allora però molte cose sono cambiate e per il meglio visto che non solo il costo delle fonti rinnovabili è calato ma in Egitto, anche grazie all’Eni, sono stati scoperti importanti giacimenti di gas che hanno permesso alla nazione – per la prima volta – di diventare un esportatore netto di oro blu.
L’uso notevole di fonti rinnovabili porterà all’economia egiziana benefici di grande rilevanza, visto che migliorerà la sua crescita economica e porterà ad un aumento delle entrate di valuta pregiata, dato che consentirà maggiori esportazioni di gas naturale o l’uso dello stesso per la produzione industriale di prodotti derivati.
La produzione di energia da fonti rinnovabili, inoltre, aiuterà le imprese egiziane visto che il costo di produzione di queste fonti pulite tende ad essere stabile, al contrario degli idrocarburi le cui quotazioni oscillano in continuazione. Per quanto riguarda le centrali eoliche ve ne sono molte in costruzione vicino al golfo di Suez, mentre tra le centrali solari spicca per importanza il progetto di Benban che, con una potenza installata pari a 1,8 gigawatt, una volta completato sarà uno dei campi più grandi al mondo.
Giuseppe De Santis
4 comments
Nel frattempo noi immagazziniamo il loro gas.
Ma attenti alla natura che, come fa’ il diavolo, non perdona mai.
Vangelo secondo Bergoglio.
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//esteri/egitto-punta-rinnovabili-coprire-fabbisogno-energia-168849/ […]
[…] Roma, 22 nov – Pochi giorni fa il governo dell’Egitto ha approvato la realizzazione di un parco eolico da 500 MW di potenza installata. La centrale, situata nel golfo di Suez, dovrebbe essere operativa nel 2024. Il sito, del valore di 600 milioni di dollari, non è l’unico in via di realizzazione: sono tanti i progetti per costruire campo eolici e solari per raggiunere l’obiettivo di arrivare a produrre, entro il 2022, il 20% di elettricità da fonti rinnovabili. Una quota, peraltro, destinata secondo le previsioni a salire a oltre il 40% da qui a 15 anni. […]
[…] Roma, 22 nov – Pochi giorni fa il governo dell’Egitto ha approvato la realizzazione di un parco eolico da 500 MW di potenza installata. La centrale, situata nel golfo di Suez, dovrebbe essere operativa nel 2024. Il sito, del valore di 600 milioni di dollari, non è l’unico in via di realizzazione: sono tanti i progetti per costruire campo eolici e solari per raggiunere l’obiettivo di arrivare a produrre, entro il 2022, il 20% di elettricità da fonti rinnovabili. Una quota, peraltro, destinata secondo le previsioni a salire a oltre il 40% da qui a 15 anni. […]