Sta di fatto che la pista al momento privilegiata, quella locale che al massimo parla di uno “squlibrato”, rimane ancora poco chiara mentre sull’identità dell’uomo non si conoscono ulteriori dettagli. Il sospetto che le autorità possano nascondere la pista islamista provengono proprio dai pochi elementi messi a disposizione e dai commenti a caldo degli organi inquirenti, subito pronti a relegare l’episodio alla cronaca locale dopo un impiego di uomini e forze pur notevole. Non sarebbe del resto una novità.
Ipotesi a parte, l’allarme dovuto agli attacchi anti-cristiani in Francia resta alto, come raccontano i dati del Rapporto 2016 sulla libertà religiosa nel mondo, edito dalla fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Nei primi cinque mesi dell’anno che volge al termine, infatti, ben 233 sarebbero stati gli atti di violenza o discriminazione contro i cristiani in Francia. Un attacco al giorno, in media, contro chiese, tombe, cimiteri o statue, con un aumento del 40%. Attacchi culminati con l’assassinio di matrice jihadista di padre Jacques Hamel, sacerdote di 86 anni, parroco della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia. Incendi ed atti di vandalismo (810 i luoghi di culto attaccati nel 2015, secondo il rapporto), ma anche l’hackeraggio di siti cattolici e atti discriminatori, come la decisione della società di trasporti parigina Ratp, che ha fatto rimuovere da alcuni poster pubblicitari una frase a favore dei cristiani perseguitati in Medio Oriente, mentre avrebbe permesso alla compagnia Lebara Mobile di augurare un “Felice Ramadan” ai suoi clienti.
Un rapporto che, sicuramente, non può esser preso per oro colato – dal momento che la fonte è evidentemente interessata e che i criteri di classificazione dovrebbero distinguere maggiormente il vandalismo dall’atto anti-cristiano in sé – ma che racconta certamente una realtà verosimile ed una frattura su base etnica della società francese della quale abbiamo già dato prova attraverso la cronaca di molti altri episodi.
Emmanuel Raffaele
1 commento
Non dimentichiamoci la Vandea ….e poi fu la fine