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Francia, delusione Macron: al Senato ha la metà dei seggi sperati

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Parigi, 25 set – Emmanuel Macron perde i pezzi ed è sempre più solo. Al Senato il suo partito, La Republique en marche (Lrem), ha perso la metà dei seggi sperati. Macron pensava di ottenere dai 40 ai 50 senatori, e invece si è fermato a 24, cinque meno di quelli che aveva prima. A questo punto il Presidente, per approvare le riforme costituzionali e avere così l’appoggio dei tre quinti del Parlamento, dovrà creare alleanze con altri partiti. In alternativa dovrà ricorrere al Referendum.

Perché è il Senato ad avere l’ultima parola sulle leggi da approvare nel Paese, e a differenza dall’Assemblea Nazionale Macron qui non è il padrone assoluto dei giochi. Inoltre, la Camera Alta del Parlamento francese ha la funzione di controllo sull’azione governativa. Motivo per cui Macron sarà meno libero di agire a suo piacimento.

Le elezioni che si sono tenute ieri erano state indette per rinnovare la metà del Senato composto da 348 seggi in totale, e a trionfare è stato il partito di centrodestra Les Républicains, che già contava il maggior numero di seggi al Senato. I socialisti hanno tenuto, così come il Front National, che ha confermato i due seggi che aveva.

Sebbene la sconfitta politica fosse ampiamente prevista, poiché a votare sono stati 76.000 ‘grandi elettori’ usciti dalle elezioni amministrative del 2014, quando il partito La Republique en marche neppure esisteva, per Macron la batosta al Senato rappresenta l’ennesima testimonianza di quanta poca stima e apprezzamento goda il neopresidente francese. Oltretutto la sconfitta è stata peggiore del previsto, perché nessuno si aspettava che Lrem si fermasse a poco più di 20 seggi. E a Parigi, dove si sperava nell’elezione di almeno 4 senatori, ne è passato soltanto uno.

Inoltre, alla luce dei risultati elettorali in Germania, potrebbe avverarsi uno dei peggiori incubi di Macron: l’accordo di Angela Merkel con i liberali che potrebbe incrinare l’asse Parigi-Berlino.

Anna Pedri

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