Bruxelles, 11 giu – Anche se mentre scriviamo la notizia ancora non ha il crisma dell’ufficialità, sembrerebbe ormai fatta per la costituzione del gruppo europeo che vedrà come capofila il movimento di Marine Le Pen e alla quale aderirà, secondo gruppo in ordine di grandezza, anche il movimento italiano di Salvini.
Come preannunciato dal Primato giorni fa, erano già della partita oltre a italiani e francesi gli austriaci dell’Fpo (il partito fondato da Jorg Haider) , i belgi del Vlaams Belang e gli olandesi del Pvv (Partito per la libertà) . Ma poiché il regolamento del parlamento europeo prevede la presenza oltre che di 25 deputati – quota già raggiunta – almeno di 7 paesi, mancavano due partiti all’appello per poter costituire regolarmente un gruppo.
Secondo quanto twittato nella tarda serata di ieri dalla giornalista italiana di Sky TG 24 Giovanna Pancheri, e confermato successivamente da fonti transalpine quali il blog del giornalista politico Laurent de Boissieu e il portale di controinformazione fdesouche.com, questi sarebbero stati individuati nel partito lituano Ordine e Giustizia e nel movimento polacco “Congresso della nuova destra“. Questa sarebbe quindi la composizione del gruppo
Front National (Francia) |
24 deputati |
Lega Nord (Italia) |
5 deputati |
Fpo (Austria) |
4 deputati |
Partito per la libertà – PVV (Olanda) |
4 deputati |
Ordine e Giustizia (Lituania) |
3 deputati |
Congresso Nuova Destra (Polonia) |
2 deputati |
Vlaams Belang (Belgio) |
1 deputato |
La mossa di Marine metterebbe sotto scacco l’Ukip di Farage, che era già in difficoltà nella creazione del gruppo, del quale nella scorsa legislatura faceva parte anche la Lega, e ora vede le sue speranze quasi scomparire dopo il passaggio al gruppo guidato dal Front dei lituani di Ordine e Giustizia.
A questo punto le uniche 2 mosse possibili per Farage sono rinunciare al gruppo e aderire al gruppo misto (con le limitazioni che comporta, illustrate qui), o “andare a Canossa”, o meglio a Parigi, e chiedere l’adesione al gruppo della Le Pen che egli aveva fino ad oggi sdegnosamente rifiutato tacciando la politica francese anche di antisemitismo.
Allo stesso tempo, la creazione del gruppo chiude del tutto la partita, peraltro già molto ardua, anche per un possibile ingresso dei nazionalisti Greci di Alba Dorata e degli ungheresi del Jobbik.
E’ possibile tuttavia che alcuni deputati del neonato gruppo, in particolare il padre fondatore del Front National Jean Marie Le Pen, entrato in questi giorni in polemica diretta con la figlia e con la classe dirigente del Front accusati di “virare verso il pensiero unico“, e l’italiano Borghezio, noto per le posizioni radicali sui temi dell’immigrazione e dei poteri forti europei ed espulso su ordine dello stesso Farage dal gruppo guidato dall’Ukip nella scorsa legislatura, possano in qualche modo costituire un anello di collegamento tra il neonato gruppo e i nazionalisti che ne sono rimasti fuori.
Cristiano Coccanari
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