Roma, 24 gen – Imponente manifestazione contro gli Stati Uniti a Baghdad, dove decine di migliaia di persone sono scese in strada sventolando le bandiere irachene rosso-bianco-nere e scandendo slogan anti-americani. Le proteste sono iniziate in seguito all’appello lanciato dal leader sciita Moqtada Sadr, che guida uno dei più importanti partiti dell’Iraq uscito vincitore dalle elezioni parlamentari del maggio 2018 e che ha invitato il popolo a protestare contro la presenza di soldati americani. Un invito esteso poi anche ai filo iraniani, tra cui la milizia Kataib Hezbollah.
Sulla porta dell’ambasciata Usa sarebbe stato affisso un manifesto di ammonimento contro ogni tipo di azione rivolta ai danni della sede diplomatica statunitense. Fatto sta che da stamani le strade della capitale irachena sono occupate dai manifestanti che chiedono a gran voce il ritiro delle truppe americane dal Paese. In particolare nel quartiere di Jadriya da metà mattina, nel giorno dedicato al Venerdì dell’Indipendenza, gli slogan più scanditi sono stati “No America, no occupazione!”, “Fuori le truppe Usa”, “Abbasso il colonialismo” e “Abbasso Israele”.
Il capo sciita Moqtada al-Sadr aveva auspicato una manifestazione “da un milione di uomini” in seguito all’attacco americano che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani e il comandante della milizia irachena Abu Mahdi al-Muhandis. “È arrivato il momento dell’indipendenza e della sovranità della nazione”, ha dichiarato Sadr. Washington tuttavia continua a rifiutare il ritiro dei propri soldati dall’Iraq.
Eugenio Palazzini
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