A demonstrator protesting the shooting death of Alton Sterling is detained by law enforcement near the headquarters of the Baton Rouge Police Department in Baton Rouge, Louisiana, U.S. July 9, 2016. REUTERS/Jonathan Bachman TPX IMAGES OF THE DAY

Roma, 12 lug – Una foto “destinata a diventare emblematica tanto quanto quella dell’uomo postosi contro i carro armati di piazza Tiananmen”. Scrive proprio così l’Huffington Post, senza temere il senso del ridicolo. Lo scatto in questione è quello che immortala una dimostrante alla manifestazione “Black Lives Matter” al Baton Rouge, in Louisiana. Lo scorso sabato, più di 100 persone sono state arrestate durante la protesta fuori dal quartier generale delle forze armate. La donna nell’immagine sarebbe tra gli arrestati poiché si sarebbe rifiutata di abbandonare un’area in cui non era consentito l’accesso. La donna si chiama Ieshia Evans, 28 anni, infermiera di New York. La foto di lei che “fronteggia” pacificamente le forze dell’ordine è stata scattata dal fotografo Jonathan Bachman. In poco tempo è diventata la nuova “immagine che commuove il web”.

Ovviamente in tutto il mondo i manifestanti che accedono ad aree in cui non si può manifestare vengono arrestati. E non risulta che Ieshia sia oggi una desaparecida, laddove invece del ragazzo che fermò i carri armati a piazza Tienanmen non si è saputo più nulla. Ma la nostra società ha da tempo perso il senso delle parole. Tant’è che il Messaggero ha definito la donna “una moderna Statua della Libertà che riporta il Paese all’unità”. Torna in mente uno degli ultimi “scatti che commossero il web”, quello della provocatrice svedese che tentava di interrompere una manifestazione identitaria mettendosi in mezzo alla strada con il pugno chiuso, per lo più ignorata dai manifestanti, nonostante ella sperasse visibilmente in una reazione violenta per poi abbeverarsi alle acque del martirio. Le nuove regole per diventare eroi del web sono queste: mettersi in favore di telecamera, rischiare poco o nulla, scegliere una causa comoda e unanimemente approvata. Se questo è eroismo…

Adriano Scianca

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8 Commenti

  1. i social network hanno contribuito alla diffusione della peggiore fiera dell’ovvio umana. il chiacchiericcio una volta si limitava ai cortili dei palazzi, adesso ha assunto dimensioni globali, e ci si è tutti quanti appiattiti cerebralmente alla + becera e scontata retorica. la sinistra fintamente buonista e fintamente clericale in tutto questo ci sguazza. bisogna essere davvero al livello minimo di intelligenza se per dimostrare la propria bontà d’animo bisogna ricorrere alla condivisione di tutta sta paccottiglia fotografica finta e inzuppata allinverosimile d’ella + becera retorica.

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