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Gibuti e Zambia puntano tutto sull’energia solare: ecco perché

by Giuseppe De Santis
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Roma, 27 giu – Uno degli ostacoli che impediscono a molte nazioni africane di crescere è la mancanza di accesso all’energia elettrica. A tutt’oggi si stima che siano 600 milioni (quasi la metà) gli africani senza pieno accesso all’elettricità. I governi africani stanno però facendo molto per risolvere questo problema: la buona notizia è che stanno puntando sulle fonti rinnovabili, così da produrre energia a basso costo e nel rispetto dell’ambiente. Gli ultimi esempi positivi in tal senso vengono dai progetti legati all’energia solare di Gibuti e Zambia.

Le centrali di Gibuti

Poche settimane fa il governo di Gibuti ha dato il via alla costruzione della centrale solare Grand Bara, che costerà 360 milioni di euro e sarà collegata alla rete elettrica nazionale così da rendere il Paese autosufficiente nella produzione di energia. L’impianto sarà progettato, costruito e gestito dalla società francese Engie con un contratto di partnership pubblico-privata e, una volta a regime, avrà una capacità di 30 megawatt che permetterà di ridurre le importazioni di energie dall’Etiopia. La centrale fa parte di una strategia più ampia che ha come obiettivo quello di produrre il 100% dell’energia utilizzata a Gibuti da fonti rinnovabili.

Anche lo Zambia punta sull’energia solare

Quanto allo Zambia, la società elettrica statale Zesco Ltd ha stretto un’alleanza con Power China per costruire diverse centrali solari in tre distretti e produrre 600 megawatt di energia elettrica. Le due compagnie hanno firmato un accordo per costruire tre impianti fotovoltaici da 200 megawatt l’uno nei distretti di Chibombo, Chirundu e Siavonga, il cui costo è stimato in 503 milioni di euro. Al momento il totale dell’energia prodotta in Zambia è di 2800 megawatt, di cui 2380 provenienti da impianti idroelettrici: la nazione sudafricana si può dunque considerare autosufficiente, ma grazie a questi nuovi impianti prevede per il 2022 di avere un surplus nella produzione di energia che potrà essere esportata, con importanti benefici per la sua bilancia commerciale. Inoltre l’installazione di centrali ad energia solare permetterà allo Zambia di mettersi al riparo da eventuali black out causati dalla siccità che in passato ha danneggiato la sua economia visto che molta dell’energia prodotta proviene da centrali idroelettriche e il governo con questi progetti vuole evitare il ripetersi di questa situazione.

Giuseppe De Santis

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