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“Gli Stati Uniti spiano i propri alleati”: cosa emerge dai nuovi documenti dell’intelligence Usa trapelati sui social

by Michele Iozzino
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Stati Uniti

Roma, 9 apr – Continuano le rivelazioni del New York Times riguardanti i documenti top secret dell’intelligence americana finiti sui social. Una fuga di notizie da cui emerge come gli Stati Uniti avrebbero portato avanti azioni di spionaggio e monitoraggio nei confronti degli alleati.

I nuovi documenti trapelati

Una seconda ondata di documenti pubblicati sui social mostra da una parte “quanto profondamente i servizi di sicurezza e di intelligence della Russia sono stati penetrati dagli Stati Uniti”, dall’altra l’attività di spionaggio nei confronti degli alleati. Infatti, il quadro che emerge dalle carte sarebbe quello di un esercito russo “malconcio” e di un apparato militare “profondamente compromesso”, con le agenzie di intelligence statunitensi capaci di produrre avvisi giornalieri in tempo reale sulla programmazioni e gli obiettivi specifici degli attacchi russi, così da trasmettere all’Ucraina informazione cruciali per la propria difesa. Non solo, i dossier evidenziano alcune criticità anche per l’esercito ucraino, delineando una carenza critica di munizioni per la difesa contraerea e riportando l’avanzata delle truppe russe a Bakhmut. Il materiale trapelato riguarda documenti che vanno da fine febbraio a inizio marzo, ma comparso sui social solamente nei giorni scorsi. Rimane ancora sconosciuta l’origine della fuga di notizie.

Gli Stati Uniti spiano i propri alleati

Al di là della capacità di penetrazione dell’intelligence statunitense negli apparati russi, dai documenti affiora un altro dato importante. Gli Usa starebbero spiando anche i leader militari e politici dell’Ucraina, cosa che costituirebbe “un riflesso della lotta di Washington per avere una visione chiara delle strategie di combattimento dell’Ucraina”. Sempre stando al New York Times, ciò rafforzerebbe l’idea che “gli Stati Uniti hanno una comprensione più chiara delle operazioni militari russe che della pianificazione ucraina”. Un’attività di spionaggio e di controllo che non riguarderebbe unicamente l’Ucraina.

Il caso della Corea del Sud

Dal materiale trapelato spunta anche il caso della Corea del Sud. Alcuni documenti riportano le discussioni interne di alcuni funzionari sudcoreani sulla possibilità di spedire munizioni di artiglieria all’Ucraina, violando in questo la politica di Seoul sulla fornitura di armi letali. Questi ultimi temevano che il presidente statunitense Biden potesse fare pressioni sul presidente della Corea del Sud per forzare la mano. Le informazioni sulle preoccupazioni sudcoreane proverrebbero da “un report dell’intelligence” che avrebbe fatto ampio ricorso alle intercettazioni telefoniche.

Michele Iozzino

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3 comments

fc 9 Aprile 2023 - 12:00

Bisogna essere spiati per pagare se ne accorgerà, non ultima, la Finlandia.

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Germano 10 Aprile 2023 - 8:55

“…Gli Stati Uniti spiano i propri alleati…” è necessario chiamare le cose col loro nome, È ora di dire chiaramente che tutto comandato da Israele, “gli Stati Uniti” chi sono ? Sono 50 stati con un governo centrale comandato da Israele sia il Pentagono che il governo a Washington (dall’assassinio di Kennedy ad oggi parliamoci chiaro) .

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pascal richard 10 Aprile 2023 - 6:44

ha ragione germano usa non vuol dire nulla , sono un governo federale nazional-woke-leftista guerradondaio. il resto è fuffa per gonzi che credono alle “libertah”.

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