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Heineken contro Castel: in Africa รจ un conflitto “a tutta birra”

by Giuseppe Gagliano
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Roma, 4 mag – In Africa la guerra economica non sia attua solo per il controllo delle risorse petrolifere o per i giacimenti diamantiferi ma anche per la birra. La Francia, in questo settore, risente della forte concorrenza della Heineken che sta minacciando il suo monopolio soprattutto in Cosa dโ€™Avorio.

La Costa d’Avorio, locomotiva della zona francofona dell’Africa occidentale, registra dal 2015 una rilevante crescita economica. Come la maggior parte altri paesi africani francofoni, la Costa d’Avorio รจ una roccaforte del gruppo Castel, il numero due della birra in Africa. La Castel costituisce un vero e proprio impero diretto e creato da Pierre Castel con un patrimonio di 11,5 miliardi di euro di asset aziendali nel 2017 e che detiene piรน di quaranta fabbriche di birra in Africa. In Costa d’Avorio esercita una sorta di regime di monopolio poichรฉ รจ arrivata a conquistare fino al 90% del mercato della birra.

Quando Heineken, il secondo piรน grande produttore di birra e leader in Nigeria e Congo, รจ arrivato sul suolo ivoriano nel mese di novembre 2016, il gruppo Castel insieme al gruppo Bollorรจ ha assunto una postura offensiva. Questi due pesi massimi inizieranno quindi un’intensa battaglia sul mercato per vincere o mantenere la quota di mercato in base alla posizione dell’uno o dell’altro.

Heineken, attraverso la sua controllata Brassivoire, ha aggredito il mercato ivoriano con una nuova birra progettato specificamente per il mercato africano, la cui qualitร  รจ senza dubbio al di sopra di quella che รจ stata attualmente offerta dal suo concorrente nello stesso mercato con un nome iconico: Avorio. Questa birra รจ inoltre in parte realizzata con riso locale, cosa che rafforza la sensazione di appartenenza del prodotto per ogni ivoriano. In poche parole, l’immagine di una birra di qualitร  nazionale che viene propagandata tocca il pubblico, che risponde favorevolmente. La competizione economica tra Castel ed Heineken รจ arrivata a tal punto che il governo ivoriano chiede ai due avversari di limitare i loro attacchi pubblicitari, in particolare sulle vetrine del paese.

Accanto all’offensiva pubblicitaria abbiamo una guerra dei prezzi. Una competizione, questa, che รจ stata logicamente apprezzata dai consumatori e, in particolare, ha contribuito a bilanciare i prezzi che variavano in base alla stagione. Un terzo fronte di guerra economica รจ stato aperto quando la Heineken ha lanciato a dicembre con il Ministero dell’Agricoltura ivoriano e l’Agenzia tedesca per la cooperazione internazionale (GIZ), il progetto Krispi per valorizzare e sviluppare il settore del riso nel paese.Inoltre la Heineken,ย dopo aver speso 42 milioni di euro nel mercato ivoriano nel 2017, ne ha iniettati una trentina in piรน nel 2018. Grazie a questi investimenti, a metร  del 2017 aveva raggiunto il 30% di quota di mercato anche se oggi รจ al di sotto del 20%. Per affrontare questo duro avversario, Castel ha investito 37 miliardi di franchi CFA in progetti di modernizzazione e ampliamento dei suoi siti di produzione nel paese. Cosรฌ, a Yopougon, nel sito di produzione Les Brasseries Ivoiriennes (LBI), fondato nel 2013 dal gruppo Eurofind e acquisito da Castel nel 2015, la capacitร  รจ stata raddoppiata da 250mila a 500mila ettolitri.

Giuseppe Gagliano

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