Roma, 24 set – La commissione che indaga su presunti attacchi aerei nella provincia siriana di Idlib “deve tener conto delle prove fornite dalla Russia in merito alle reali condizioni delle strutture umanitarie”, ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya. “Innanzitutto la commissione deve scoprire in che modo le Nazioni Unite partecipano al meccanismo di conflitto”, ha detto Nebenzya in merito alla decisione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di istituire una commissione per indagare su sospetti attacchi aerei contro le infrastrutture civili a Idlib.
“Si è scoperto che molti dei rapporti dietro le accuse contro la Russia e la Siria sono falsi”, ha aggiunto Nebenzya. “Mosca riceve spesso informazioni imprecise dalle Nazioni Unite sulle strutture presenti nell’elenco e sulle presunte strutture colpite. Alla fine si scopre che tutte queste strutture sono sicure e sane e che sono rimaste intatte“. Secondo il rappresentante russo, Mosca riceve “regolarmente tali informazioni [dal ministero della Difesa russo sull’inautenticità dei dati delle Nazioni Unite – TASS] e troveremo un modo per farlo conoscere alle Nazioni Unite e alle organizzazioni con cui collaboriamo direttamente nell’ambito del meccanismo di riduzione della tensione”, ha precisato Nebenzya. “Possiamo inoltrare queste prove alla commissione investigativa, che dovrà sicuramente tenerne conto nelle sue conclusioni”.
Dieci stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Belgio, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Dominicana, Indonesia, Kuwait, Perù, Polonia, Stati Uniti e Francia) hanno chiesto al Segretario generale delle Nazioni Unite di avviare un’indagine. La commissione si metterà al lavoro il prossimo 30 settembre.
Andrea Bonazza