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Immigrazione, anche Polonia si sfila da Patto Onu. Ma in Italia non se ne parla

by Valerio Benedetti
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Varsavia, 3 nov – Dopo Stati Uniti, Australia, Ungheria e Austria, anche la Polonia, molto probabilmente, non firmerà il discusso Patto Onu sull’immigrazione. Lo ha annunciato il premier polacco Mateusz Morawiecki: «È assai probabile che la Polonia, sull’esempio dell’Austria, della Repubblica Ceca o degli Stati Uniti, non farà parte del patto globale sulle migrazioni: le nostre regole, i nostri princìpi sovrani concernenti la protezione delle frontiere e il controllo delle migrazioni sono per noi una priorità assoluta».
La dichiarazione è stata rilasciata dal primo ministro polacco in una conferenza stampa tenuta assieme al cancelliere tedesco Angela Merkel. La Germania, al contrario, ha già fatto sapere che sottoscriverà l’accordo. Il ministero degli Esteri tedesco ha addirittura annunciato che combatterà le fake news che mirano a distorcere i contenuti e le finalità del Patto Onu, lasciando così intuire che aria tira attorno al dibattito. Di diverso avviso sono invece la Croazia e la Repubblica Ceca. Anche il premier Andrej Babiš, infatti, ha dichiarato al Parlamento ceco di non gradire affatto il Global Compact: a suo avviso, il testo è vago e poco chiaro, il che potrebbe lasciare adito ad abusi di ogni sorta.
La sottoscrizione dell’accordo è prevista per il 10 e l’11 dicembre al summit delle Nazioni Unite a Marrakesh. Il «Global Compact for safe, orderly and regular migration» («Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare»), pur presentandosi come una semplice intesa di intenti, e perciò non vincolante a livello giuridico, mira comunque a impegnare gli Stati sovrani a seguire delle linee-guida per quanto riguarda una gestione concertata dei flussi migratori. Sono previsti sia una rafforzamento dei diritti dei «migranti», sia una lotta a presunte fake news che li mettano in cattiva luce. Difficile non vedervi una sorta di «trappola» per quelle nazioni che finora si sono mostrate meno concilianti sull’accoglienza indiscriminata. Tanto che un po’ tutti i governi – in senso lato – «sovranisti» si sono defilati. A questo punto, desta stupore che il governo italiano non si sia ancora pronunciato su una questione così importante.
Valerio Benedetti

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2 comments

Fabrizio 3 Novembre 2018 - 11:33

Conte, Di Maio, Salvini…..NON SCHERZIAMO …eh!!!!!!

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Vinicio Munari 3 Novembre 2018 - 2:31

Credo che i compagniucci, con Gentiloni sorretto dal PINOCCHIETTO , abbiano gia eseguito il giocchetto, se’ cio’ fosse bisogna riggettare quello che questi banditi hanno gia’ sottoscritto.

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