Macron fa la sua entrata trionfale sulle note dell’Inno alla Gioia, con una camminata (piuttosto rigida) di 3 minuti che lo accompagna fin sopra il palco. Dalla scelta di simboleggiare il cammino difficile che lo attende riprendendo il nome stesso della sua lista “En Marche!”, passando per la decisione di farsi annunciare dall'”Inno di Bruxelles” e non dalla Marsigliese, fino ad una regia studiata nei minimi particolari, nulla è stato lasciato al caso. Nemmeno lo sfondo con la Piramide volu
Davide Romano
2 comments
Sono contento per i francesi che con tanto entusiasmo contribuiscono al suicidio della loro nazione e al successo delle lobbies finanziarie che li renderanno sempre piu schiavi di un sistema globale in cui pochi saranno sempre più ricchi e potenti e molti sempre più poveri a litigarsi un tozzo di pane con gli incolpevoli ed illusi e sfruttati immigrati. Lo stesso avverrá in Italia.
Anche i sinedriti di 2000 anni fa gridarono alla vittoria ed accompagnarono al sacrificio totale il martire di DIO e DIO fattosi uomo.
Alla fine Gerusalemme venne distrutta i gran sinedristi annientati ed costretti all’esilio . Ora sono al potere ma sta per suonare l’ultima ora.