Roma, 29 gen – La festa, la spiaggia la movida, richiami irresistibili ma fatali per Ygona Moura, influencer trans brasiliano che su Instagram  invitava i suoi followers a «buttarsi nella mischia» e morto di coronavirus alcuni giorni fa.

L’influencer trans invitava alla movida 

Una morte che ha dell’incredibile: a 23 anni, un’età in cui di solito il coronavirus ha decorso asintomatico nella stragrande maggioranza dei casi. E invece Moura è deceduta attaccata a un respiratore nel reparto di rianimazione di un ospedale di San Paolo. Forse non ha aiutato l’evidente condizione di sovrappeso dell’influencer trans, che alcuni recenti studi indicano come uno degli stati più a rischio riguardo al decorso virulento della malattia.

Un faro della comunità Lgbt

«Vi siete accalcati bene alla festa? Io sono andata a ballare e mi sono accalcata, avevo tanta nostalgia di questa calca, mi mancava da morire!», diceva Ygone nell’ultimo video postato sui social all’inizio di gennaio. Alcuni giorni dopo, l’influencer trans è stata ricoverata. Ygona era un faro nella comunità Lgbt brasiliana.
Dopo il primo coming out, avvenuto all’età di 16 anni, era arrivato il secondo, quando il ragazzo aveva annunciato al mondo di essere diventato trasgender a 20. L’influencer trans da alcuni mesi abitava a  Casa Florescer, progetto di accoglienza del comune di San Paolo per transgender.
Cristina Gauri

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2 Commenti

  1. Moura è deceduta attaccata a un respiratore nel reparto di rianimazione di un ospedale… Quindi è stata assassinata, come tutti gli altri, dai protocolli imposti dai politici che impediscono di curare il covid nel modo corretto. Ormai anche i muri hanno imparato che sparare ossigeno nei polmoni occlusi dal covid te li brucia, e quindi muori.

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