Teheran, 22 nov – Il governo di Teheran ha siglato un accordo con Pechino per una maggiore cooperazione militare tra i due Paesi: lo scorso 14 novembre il Ministro della Difesa iraniano, il generale di brigata Hossein Dehgan, ed il suo omologo cinese, il generale Chang Wanquan, hanno sottoscritto un patto che legherà i due Paesi per quanto riguarda l’addestramento militare e le operazioni antiterrorismo, con l’impegno a tenere esercitazioni congiunte nel prossimo futuro.
Lo stesso Chang Wanquan, durante la sua visita di tre giorni nella capitale iraniana, ha espresso la propria fiducia in merito ad una maggiore stretta dei legami tra Cina e Iran per il prossimo futuro. Questo particolare asse tra Pechino e Teheran è il risultato di un’amicizia che si è approfondita nel 2014, quando, per la prima volta nella storia, una squadra navale cinese è entrata nel Golfo Persico per effettuare un’esercitazione navale congiunta con la Marina Iraniana, preceduta l’anno prima da una visita di cortesia della fregata iraniana Sabalan (classe Alvand di fabbricazione inglese) e della nave ausiliaria/portaelicotteri Kharg (sempre di fabbricazione inglese) nel porto cinese di Zhangjiagang nella provincia di Jiangsu.
L’ulteriore spinta verso Oriente (e verso la Russia) di Teheran è stata data dalla fine delle sanzioni: a gennaio di quest’anno infatti il Presidente cinese Xi Jinping ha incontrato il presidente iraniano Hassan Rouhani sempre nella capitale iraniana. Il primo viaggio di un capo di stato a Teheran dalla fine dell’embargo a portato a siglare un accordo commerciale per circa 600 miliardi di dollari. Parimenti sono state raggiunti protocolli d’intesa ad ampio spettro per i prossimi 25 anni, come riferì lo stesso Rouhani in quella occasione. Durante quell’incontro sono state discusse anche le direttive antiterrorismo e quindi la firma degli accordi militari tenutasi il 14 novembre è la naturale prosecuzione di quegli impegni presi a gennaio di quest’anno. “L’avanzamento delle relazioni e della cooperazione militare di lunga data con la Cina è una delle priorità principali della diplomazia della Repubblica Islamica dell’Iran” ha detto il Ministro della Difesa iraniano al Teheran Times.
La partnership militare tra i due Paesi ha basi solide e profonde: per tutti gli anni ’80 e ’90 la Cina e l’Iran mantennero stretti contatti in questo senso. Pechino infatti aiutò Teheran a migliorare le proprie capacità anti-access/area denial vendendo missili da crociera tattici e antinave, come il HY-2 “Silkworm”, mine navali di ultima generazione, e motovedette veloci tipo Houdong (equipaggiate con missili antinave). Inoltre venne fornito personale e know how per aiutare a sviluppare un proprio missile da crociera antinave, il Nasr, oltre che aver dato assistenza al programma nucleare di Teheran istruendone gli ingegneri atomici e aiutando la ricerca e l’estrazione di uranio.
Paolo Mauri