Tel Aviv, 30 apr – Tragedia in Israele: almeno 44 persone sono morte calpestate e 150 ferite, nell’uscita precipitosa, dopo la mezzanotte di giovedì, da un raduno religioso. All’evento, il più grande nello Stato ebraico da quando è scoppiata la pandemia, hanno partecipato almeno 50mila ebrei ultraortodossi per celebrare la festa di Lag B’Omer a monte Meron, nella regione dell’Alta Galilea.
Israele, gigantesco fuggi fuggi a raduno religioso con decine di persone morte schiacciate
In un gigantesco fuggi fuggi lungo una rampa a quanto pare scivolosa, la folla ha calpestato a morte e schiacciato decine di persone, tra cui “bambini piccoli”. Tra i feriti, “24 persone sono in gravi condizioni e sei di queste rischiano la vita”, riportano le autorità sanitarie. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parla di “terribile disastro”. Magen David Adom, ossia la croce rossa israeliana, riferisce che i suoi paramedici stanno prestando cure a oltre 150 persone. Il servizio di soccorso riporta che sei elicotteri e dozzine di ambulanze stanno evacuando i feriti all’ospedale Ziv di Safed, al Galilee Medical Center di Nahariya, all’ospedale Rambam di Haifa, all’ospedale Poriya di Tiberiade e Ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme.
Tra le cause della tragedia, il crollo di una struttura e una passerella scivolosa
La causa precisa della tragedia non è ancora chiara. I primi report riferivano il crollo di una gradinata con uno stand a uno dei concerti in programma. Secondo quanto riporta invece il quotidiano online Times of Israel la tragedia sarebbe stata causata, almeno in parte, da una passerella scivolosa. Durante il concerto circa 20mila persone si sono riversate lungo una stretta passerella tra due muri (qui il video). A terra c’era una pavimentazione metallica risultata fatalmente scivolosa, che avrebbe fatto cadere a terra le persone, morte schiacciate, durante la corsa all’uscita.
Il raduno annuale sulla tomba di rabbi Shimon Bar Yohai
Una folla enorme stava partecipando al raduno annuale nella Galilea settentrionale, per pregare sulla tomba di rabbi Shimon Bar Yohai, un saggio e mistico del II secolo d.C. “Le squadre di soccorso sono state chiamate a uno dei concerti vicino alla tomba di Bar Yochai, dove c’è stato un terribile crollo vicino a un edificio. C’erano dozzine di persone intrappolate in una tribuna vicina e ci è voluto del tempo per evacuarle”, ha riferito il portavoce della Mda Zaki Heller. “Ci sono vittime, è una tragedia terribile”, ha sottolineato, aggiungendo che le operazioni di salvataggio si sarebbero svolte per tutta la notte.
Le autorità avevano autorizzato solo 10mila persone ma secondo la stampa locale erano 100mila
Da anni questo evento, che ricorda la ribellione ebraica del 132 d.C contro le legioni romane, è il più affollato in Israele, richiamando a volte fino a mezzo milione di persone. L’anno scorso, a causa del coronavirus, era stato annullato. Quest’anno, col miglioramento della situazione sanitaria, era stato autorizzato, ma con numerose limitazioni che però si sono rivelate insufficienti vista la calca della folla immensa. Le autorità infatti avevano autorizzato solo la presenza di 10mila persone nel recinto della tomba ma, secondo gli organizzatori, sono stati noleggiati più di 650 autobus in tutto il Paese, vale a dire almeno 30mila persone. La stampa locale parla addirittura di 100mila partecipanti. Un altro disastro era avvenuto sul monte Meron anche nel 1911. Allora decine di persone morirono nel crollo di un edificio, sempre vicino alla tomba del rabbino.
Ludovica Colli