Intanto la corrispondente della britannica ITV, Sally Lockwood, riferisce che la famiglia del kirghiso identificato è stata arrestata e il quotidiano turco Cumhuriyet sostiene che i familiari sono stati fermati a Konya, in Turchia. La moglie, secondo il quotidiano, avrebbe dichiarato di aver appreso dell’attentato dalla televisione e di non sapere che il marito aveva simpatie per l’Isis. Sempre secondo Cumhuriyet il presunto terrorista e la sua famiglia sarebbero arrivati ad Istanbul lo scorso 20 novembre con un volo proveniente dal Kirghizistan. Per il giornale turco, l’uomo avrebbe combattuto in Siria tra le fila dello Stato islamico.
L’agenzia di stampa turca Dogan riferisce inoltre che all’aeroporto di Istanbul sono stati arrestati, nell’ambito dell’inchiesta relativa all’attentato, altri due stranieri la cui nazionalità non è stata rivelata. E secondo il quotidiano Hürriyet sarebbero 16 in totale gli arrestati nelle ultime ore, tutti considerati complici nell’attacco di Capodanno. Arresti avvenuti a Istanbul e a Konya, la città dove appunto sono stati fermati i famigliari del kirghiso accusato di essere il killer.
Eugenio Palazzini