Roma, 5 set – Nonostante gli sforzi per creare imprese nel settore dell’alta tecnologia l’economia del Kenya rimane fortemente legata al settore primario. Normale quindi che il governo cerchi di aumentare le esportazioni di prodotti agricoli. Al momento il principale mercato di sbocco è l’Europa, dove il Kenya esporta fiori, erbe, frutta e vegetali. Per garantire maggiori redditi e occupazione questo tuttavia non basta: ecco perché l’esecutivo di Nairobi è adesso alla ricerca di nuovi mercati.
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Di recente una delegazione del ministero dell’Agricoltura si è recata in Corea del Sud per valutare la possibilità di esportare nella nazione asiatica. La scelta non è casuale: Seul importa il 70% del cibo che consuma e, essendo un Paese ricco, può permettersi di acquistare grandi quantità di prodotti.
Gli avocado dal Kenya alla Corea del Sud
La delegazione del Kenya è interessata a stringere accordi con la Corea per esportare avocado, ananas e pepe. Per garantire queste esportazioni occorre anche che gli agricoltori rispettino i più avanzati standard in termini qualitativi. Da qui le numerose attività (condotte tra gli altri dalle Nazioni Unite) di formazione per i coltivatori.
Questo non è il primo accordo che il Kenya firma con la Corea del Sud. Un bilaterale era infatti già stato sottoscritto nel 2015 permettendo al Kenya di esportare banane e broccoli, due prodotti che non richiedevano particolari standard per l’uso di pesticidi. L’intesa non aveva tuttavia portato ai risultati sperati, visto che era stata esportata solo una tonnellata di banane. Adesso il governo vuole rimediare e per tale motivo punta ad aumentare le esportazioni di altri prodotti agricoli. La scelta di puntare sugli avocadi non è casuale: questo frutto è molto ricercato e quindi la sua vendita può garantire guadagni più elevati.
Giuseppe De Santis