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Kim Jong-un piange: “Non sono all’altezza del popolo”. Ma il nuovo missile gli strappa un sorriso (Video)

by Eugenio Palazzini
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Kim Jong-un, piange

Roma, 13 ott – Kim è morto, anzi no è malato. Ma che dite, ha ceduto i poteri alla sorella. Neppure, in realtà ci siamo sbagliati e ha soltanto fatto perdere le sue tracce, per poi ricomparire. Le ipotesi sulle sorti del leader della Corea del Nord si sprecano da anni e puntualmente si sono sempre rivelate false, complice anche l’impossibilità di ottenere informazioni certe su quanto avviene in una delle ultime nazioni comuniste del mondo. Eppure ogni volta che salta fuori una notizia su Kim jong-un c’è qualcuno che abbocca all’amo. Mai come in questo caso, però, il dittatore nordcoreano è riuscito a stupire tutti. La sua fama da cattivo insensibile è infatti crollata d’un tratto quando è iniziato a circolare il video di una cerimonia pubblica (i 75 anni dalla fondazione del Partito dei Lavoratori) di sabato scorso, in cui Kim scoppia a piangere all’improvviso.

Le lacrime del dittatore

“La nostra gente ha riposto fiducia in me, alta come il cielo e profonda come il mare, ma non sono riuscito ad essere sempre all’altezza in modo soddisfacente. Mi dispiace davvero per questo”, ha dichiarato il leader di Pyongyang. A quel punto le lacrime hanno bagnato il suo volto e di rimando anche quelle dei presenti alla cerimonia, militari e civili commossi nel veder piangere il loro timoniere. E’ un Kim mai visto, che non ha nascosto la grave crisi economica che attanaglia la sua nazione. Un dramma causato, a suo avviso, da “tre difficoltà”: l’emergenza coronavirus, le sanzioni internazionali e i disastri naturali. Il leader nordcoreano ha ringraziato il popolo, capace di sforzi enormi per affrontare la crisi, ma si è anche detto fortemente dispiaciuto per non essere in grado di migliorare in modo sostanziale la vita dei cittadini. Un’ammissione di colpa, seppur parziale, decisamente insolita per lui.

Spunta il missile e Kim sorride

Alcuni analisti hanno interpretato la strana uscita di Kim come un’ostentazione di sensibilità, quasi a dire al resto del mondo che in Corea del Nord c’è un capo compassionevole e generoso. Non a caso Kim si è rivolto non solo al suo popolo: “Approfittando di questa opportunità, offro la mia più sincera vicinanza a quanti nel mondo stanno ancora combattendo la malattia causata dal virus maligno, e spero dal profondo del mio cuore che la salute, la felicità e il sorriso di tutte le persone siano garantite”, ha dichiarato il dittatore, assicurando poi che nessun nordcoreano ha contratto il coronavirus. Quando però, nella grande piazza in cui si stava svolgendo la cerimonia, è comparso il nuovo super missile intercontinentale prodotto dalla Corea del Nord, sul volto del leader nordcoreano è spuntato un sorriso. D’altronde pare sia uno dei missili trasportabili più grandi del mondo.

Eugenio Palazzini

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