In poche parole il Kuwait e gli altri stati che adotteranno questo particolare ‘test’ tratteranno, a tutti gli effetti, l’omosessualità come una malattia. Chi non riuscirà a superarlo avrà un referto medico negativo. Minkda ha aggiunto che il dispositivo è ancora “in via di sperimentazione” e il progetto “sarà presentato alla riunione della Commissione centrale per il programma della mano d’opera straniera che si terrà il prossimo 11 novembre nel Sultanato di Oman”.
“I centri sanitari – ha spiegato il funzionario al quotidiano kuwaitiano al-Rai – effettuano un controllo medico di routine per valutare la salute degli espatriati quando entrano in paesi del CCG. Tuttavia, prenderemo misure più rigorose che ci aiuteranno a rilevare gli omosessuali e i ‘terzo-sessuali’ – parola comunemente utilizzato nei paesi del Golfo per riferirsi ai transessuali o a persone con ‘disturbo dell’identità di genere’ – a cui sarà poi impedito di entrare in Kuwait o in uno qualsiasi degli Stati membri del CCG”.
Viene spontaneo, a fronte di questa notizia, pensare a quanto successo recentemente alle nostre latitudini a seguito della dichiarazione pubblica di Guido Barilla che ha osato affermare che, pur rispettando i diritti degli omosessuali e delle coppie gay, non avrebbe fatto ricorso per la pubblicità dei suoi prodotti a stereotipi di famiglie diverse da quelle tradizionali. I corollario di polemiche e attacchi moralisti è durato alcuni giorni fino a spingersi ai deliranti inviti tipo quelli avanzati dal deputato di Sel, Alessandro Zan, di boicottare tutti i prodotti Barilla, o alla proposta di alcune associazioni gay che volevano l’incriminazione di Guido Barilla sulla scorta del recente ddl 145/2013 (Legge contro l’omofobia e la trans fobia).
Parrucconi e sepolcri imbiancati che in un unico coro si sono scagliati contro il patron della Barilla e che oggi nella loro falsa ipocrisia moralista, che evidentemente ha confini precisi e delimitati, ci piacerebbe vedere comportarsi nella stessa identica maniera nei confronti del Kuwait e del suo principale prodotto di esportazione: il petrolio. Perchè se la matematica non è un opinione, Q8, che è la compagnia petrolifera nazionale del Kuwait, per queste persone andrebbe boicottata e di conseguenza i supermercati Esselunga di Bernardo Caprotti che in questi giorni offrono uno sconto di 10 euro di carburante ai propri clienti.
Giuseppe Maneggio