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La polizia spagnola: “La Catalogna ci nega i dati sugli immigrati irregolari”

by La Redazione
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Barcellona, 23 ago – “La Catalogna è stata trasformata in un paradiso per gli immigrati irregolari e per i terroristi”. E’ una denuncia senza mezzi termini quella che arriva dal sindacato di polizia spagnolo Union Federal de Policia (UFPOL). Tramite uno dei suoi massimi esperti nel controllo dell’immigrazione, Rodrigo Gavilan, la Policia Nacional ha fatto sapere in un’intervista alla testata Okdiario che di fatto la comunità autonoma spagnola, con capoluogo Barcellona, “è fuori controllo sul fronte degli immigrati clandestini”. Cosa altrettanto grave, secondo il sindacato di polizia, è che i politici al governo in Catalogna “adottano una sorta di disobbedienza civile” e “negano (alle forze dell’ordine, ndr) i documenti relativi agli stranieri irregolari”.

Un’accusa pesante e una situazione decisamente preoccupante quella mostrata dalla Policia Nacional, che è oltretutto l’unico corpo di polizia ad avere in Spagna competenze specifiche sull’espulsione degli stranieri. La Mossos d’Esquadra ad esempio non può decidere nulla a riguardo. Rodrigo Gavilan ha precisato poi che alla polizia servirebbe innanzi tutto sapere “la nazionalità di questi immigrati irregolari” ma appunto non è in grado di attestarla a causa dei dati negati dalla Catalogna che ne impedisce l’accesso alle forze dell’ordine o “li fornisce falsi”. Di conseguenza “per noi è molto difficile effettuare controlli efficaci”, spiega Gavilan.

Sembra assurdo, eppure se consideriamo che Barcellona si ritrova una “sindaca” che invoca più migranti e meno turisti, non è difficile credere alle parole di un funzionario di polizia che traccia un quadro così drammatico. Anche perché altri sindacati di polizia iberici come l’Asociacion Unificada de Guardias Civiles (AUGC) e il Sindicato Unificado de Policia (SUP) hanno denunciato più volte la marginalizzazione delle forze dell’ordine nazionali da parte dei politici di sinistra catalani che intendono così dare un’immagine di autonomia anche rispetto al controllo del territorio. Ideologia buonista suicida e ottusa ricerca di apparire indipendenti anche di fronte ad un fenomeno devastante come il terrorismo.

A conferma di ciò ci sono invece altri dati, decisamente emblematici. Più di un terzo degli islamisti considerati potenziali terroristi in Spagna risiede proprio in Catalogna. Secondo uno studio del Real Istituto Elcano sullo “Stato Islamico in Spagna”, pubblicato nel 2016, la maggior parte dei jihadisti si trova a Barcellona e l’80% delle moschee salafite è in Catalogna, dove nell’ultimo anno il numero di potenziali terroristi è aumentato del 33%.

Eugenio Palazzini

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