Washington, 9 mar – Essere senatore e possibile candidato per la presidenza della più grande potenza tecnologica del mondo e non aver mai inviato una mail. Accade a Lindsey Olin Graham, attuale senatore repubblicano per lo stato della Carolina del Sud e in precedenza membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 1995 al 2003.
Il politico americano ha fatto la sorprendente confessione alla Nbc, nel corso di una trasmissione dedicata all’“email gate”, lo scandalo che sta travolgendo Hillary Clinton da quando si è scoperto che l’esponente democratica utilizzava un account di posta elettronica personale per le sue comunicazioni da titolare del Dipartimento di Stato e che per farlo si appoggiava a un server registrato all’indirizzo della sua casa di Chappaqua, New York. Una legge federale americana, infatti, prevede che lettere e mail scritte e ricevute da funzionari federali siano considerate documenti governativi da raccogliere e archiviare in totale trasparenza.
Un problema che il senatore Graham certo non ha: quando il conduttore Chuck Todd gli ha chiesto se avesse un indirizzo di posta elettronica privato, l’esponente del Gop ha risposto: “Non ho la posta elettronica. Puoi avere tutte le mail che ho mai inviato: non ne ho mai inviata una”.
Recentemente, Graham ha sondato le acque per una possibile corsa presidenziale, ma i suoi elettori sembrano pensare che dovrebbe restare in Senato: due elettori registrati su tre – il 65,3 per cento – pensano che il senatore repubblicano non dovrebbe correre per la presidenza nel 2016, rispetto al 26 per cento che pensa che invece dovrebbe candidarsi. Tra gli elettori repubblicani, il 56,5 per cento ha risposto che Graham non dovrebbe correre per la presidenza.
Giuliano Lebelli