Home » Macron cambia il blu della bandiera francese: ecco perché

Macron cambia il blu della bandiera francese: ecco perché

by Eugenio Palazzini
0 commento
macron blu bandiera, svolta

Roma, 15 nov – E’ possibile che Emmanuel Macron si senta un piccolo Napoleone Bonaparte, sbagliando ovviamente. Sta di fatto che ha deciso addirittura di cambiare il blu della bandiera nazionale francese. Un’idea in apparenza piuttosto bislacca e inevitabilmente destinata a far discutere oltralpe. La modifica non sarà così sostanziale, almeno a prima vista, eppure decreta un cambio di sfumatura effettivo.

Così Macron ha cambiato il blu della bandiera francese

Il blu cobalto del vessillo di Francia – sugli edifici della presidenza della Repubblica – è stato infatti sostituito da un blu marino. La svolta è stata voluta da Macron in persona, seguendo a quanto pare i consigli del suo scenografo di fiducia: Arnaud Joles. A riportarlo è radio Europe 1, specificando che l’info era già contenuta nel libro Elysée Confidentiel – uscito a settembre – scritto da Eliot Blondet e Paul Larrouturou. Pare che la decisione di modificare il blu della bandiera francese risalga comunque al luglio 2020. Fu allora che lo scenografo di Macron propose al presidente transalpino questa particolare – e con tutta evidenza storica – modifica.

I motivi della svolta

In Francia non c’è stato alcun dibattito pubblico sulla questione e il cambio di tonalità è stato deciso, per così dire, nelle segrete stanze senza alcuna pubblicità al riguardo. Ma perché? Pur essendoci alla base della scelta anche una ragione meramente estetica (Macron ritiene il blu marino più elegante), in un certo qual modo potremmo definire quella del capo di Stato francese una svolta nazionalista di stampo cromatico.

Stando infatti a quanto riferito dai media francesi, Macron avrebbe accolto l’idea dello scenografo dell’Eliseo in quanto ispirata a un “ritorno ai colori della bandiera del 1793”, ovvero quella post rivoluzione. Il blu cobalto è al contrario più recente, scelto dall’ex presidente Giscard d’Estaing con un chiaro richiamo alla bandiera dell’Unione europea. Parliamo di dettagli, si dirà. Ma i dettagli celano spesso intenzioni e ambizioni. Curiosità: la sostituzione di tutte le bandiere ufficiali del Paese pare abbia avuto un costo tutto sommato trascurabile per le casse dello Stato. Sono stati spesi soltanto 5mila euro.

Eugenio Palazzini

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati