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La cerimonia si svolgerà all’Hôtel des Invalides, il sontuoso pantheon degli eroi francesi di tutte le guerre, in cui è presente anche la tomba di Napoleone Bonaparte. Philippe Pétain (1856-1951) è una delle figure più discusse della recente storia francese: celebrato eroe della Grande Guerra, presiedette poi il Governo di Vichy (1940-1944), divenendo così il simbolo della collaborazione durante il secondo conflitto mondiale. Per l’eroismo dimostrato nel ’14-18, Pétain fu insignito del titolo di maresciallo, la più alta onorificenza militare francese.
Per schermirsi dalle polemiche, Macron – che, in quanto presidente delle Repubblica, è anche capo supremo dell’esercito – ha dunque chiarito la sua posizione sul maresciallo: «È anche ciò che rende la vita politica, come la natura umana, a volte più complessa di quanto vorremmo credere. Uno può essere stato un grande soldato durante la prima guerra mondiale, e poi aver portato a scelte funeste durante la seconda», ha spiegato. «Celebriamo il centenario della vittoria e della pace, la vittoria di una nazione combattente. Ma è anche la vittoria dell’esercito francese e dei suoi marescialli. E quindi è normale festeggiarli e permettere all’esercito francese di farlo», ha concluso Macron.
Gabriele Costa
Parigi, 7 nov – Stanno generando molte polemiche in Francia le dichiarazioni di Emmanuel Macron sul maresciallo Pétain. Il presidente francese ha infatti annunciato che, in occasione delle celebrazioni della vittoria nella Grande Guerra, renderà omaggio anche a lui. «Il maresciallo Pétain, durante la prima guerra mondiale, fu anche un grande soldato. Questa è una realtà del nostro Paese», ha detto oggi il presidente davanti a diversi giornalisti. «Il capo dello Stato maggiore sarà presente a questa cerimonia. Non prendo scorciatoie, ma non nascondo nessuna pagina della nostra storia».
La cerimonia si svolgerà all’Hôtel des Invalides, il sontuoso pantheon degli eroi francesi di tutte le guerre, in cui è presente anche la tomba di Napoleone Bonaparte. Philippe Pétain (1856-1951) è una delle figure più discusse della recente storia francese: celebrato eroe della Grande Guerra, presiedette poi il Governo di Vichy (1940-1944), divenendo così il simbolo della collaborazione durante il secondo conflitto mondiale. Per l’eroismo dimostrato nel ’14-18, Pétain fu insignito del titolo di maresciallo, la più alta onorificenza militare francese.
Per schermirsi dalle polemiche, Macron – che, in quanto presidente delle Repubblica, è anche capo supremo dell’esercito – ha dunque chiarito la sua posizione sul maresciallo: «È anche ciò che rende la vita politica, come la natura umana, a volte più complessa di quanto vorremmo credere. Uno può essere stato un grande soldato durante la prima guerra mondiale, e poi aver portato a scelte funeste durante la seconda», ha spiegato. «Celebriamo il centenario della vittoria e della pace, la vittoria di una nazione combattente. Ma è anche la vittoria dell’esercito francese e dei suoi marescialli. E quindi è normale festeggiarli e permettere all’esercito francese di farlo», ha concluso Macron.
Gabriele Costa
4 comments
[…] Macron rivaluta il maresciallo Pétain: “Fu un grande soldato” Il Primato Nazionale […]
Onorificenza.
A parte questo scambio di precisazioni, anche in Italia ci vorrebbe il coraggio di ricordare i grandi soldati e condottieri della nostra storia recente.
Il Primato Nazionale lo sta facendo, ma chi ha potere è sempre sotto ricatto di Anpi e varia cialtroneria antifascista.
Onore ai Caduti !
[…] Macron rivaluta il maresciallo Pétain: “Fu un grande soldato” Il Primato Nazionale […]