Roma, 21 lug โ Si chiama Kryvosh Maksym Stepanovich, ma sui social si รจ presentato come Maksim Plokhoy, Maksim il Cattivo, autore di un libro in cui tratta le sue difficoltร ad affrontare isolamento e trattamenti di cura che โnon lo hanno reso una persona miglioreโ. E soprattutto da stamani salito tristemente alla ribalta mediatica per aver sequestrato un autobus a Lutsk, cittร ucraina a circa 400 chilometri dalla capitale Kiev. A bordo del mezzo ci sono circa 20 persone e le forze dell’ordine lo hanno circondato per liberare gli ostaggi. Il problema รจ che โMaksim il Cattivoโ รจ armato e avrebbe con sรฉ anche degli esplosivi, dunque va scongiurata una potenziale carneficina.
Non solo, secondo i media locali il sequestratore avrebbe dichiarato di essere pronto a far saltare in aria l’autobus e avrebbe collocato un altro ordigno in una zona affollata di Lutsk. Diversi cecchini della polizia sono piazzati nelle vicinanze dell’autobus e nel centro cittร , mentre il sequestratore avrebbe chiesto agli ostaggi di condividere le sue richieste via smartphone con parenti e contatti social.
Cittadino russo ex carcerato
Ma chi รจ esattamente Stepanovich? Un membro di qualche gruppo terroristico, un fanatico lupo solitario o semplicemente uno squilibrato? Stando a quanto riferito dal viceministro dell’Interno di Kiev, Anton Gerashchenko, l’aggressore sarebbe un cittadino russo che parla fluentemente ucraino. Classe 1975, รจ stato due volte in prigione per un totale di 10 anni e avrebbe seri problemi mentali. Prima di sequestrare l’autobus ha diffuso un video in cui denuncia il sistema politico dell’Ucraina e da un account Telegram ha chiesto alle autoritร dello โStato, il primo terroristaโ, di filmarsi autodenunciandosi come โlegittimati terroristiโ. Stepanovich ha invitato inoltre le stesse autoritร a pubblicare i video di autodenuncia su Youtube.
Stando sempre a quanto riferito dal viceministro ucraino Gerashchenko, online sarebbe reperibile un libro del 2014 intitolato Philosopy of a criminal (Filosofia di un criminale, ndr), a firma Maksim Plokhoy, che descrive l’esperienza di un uomo in carcere. Il viceministro ha citato questo breve estratto del libro: โPer 15 anni hanno cercato di correggermi, ma non mi hanno corretto. Al contrario sono diventato ancora di piรน quello che sono sempre statoโ.
Eugenio Palazzini