Parigi, 14 ott – Non è bastato il “fronte repubblicano” a fermare al secondo turno il candidato del Front National alle cantonali di Brignoles, nella regione di Marsiglia. Nonostante l’invito del Ps a sostenere il candidato moderato dell’Ump al ballottaggio, Laurent Lopez ha raggiunto il 53,9% al secondo turno, guadagnando quasi 14 punti percentuali rispetto al 40% della prima tornata di domenica scorsa.
Il risultato è ancora più significativo se si considera che la mobilitazione tra i due turni, spinta anche dalla grande rilevanza che il test elettorale ha avuto a livello nazionale, ha fatto crescere la percentuale dei votanti dal 33% del primo turno al 45% del secondo.
Secondo una prima analisi dei flussi pubblicata oggi dal quotidiano francese Le Monde, il candidato del Front sarebbe riuscito a recuperare 1700 voti tra gli astensionisti, mentre la candidata dell’Ump ne avrebbe guadagnati solo 900. Si tratta di un fatto nuovo, visto che il Fn tradizionalmente nei ballottaggi riusciva a conquistare solo una piccola percentuale di voti rispetto al primo turno. E’ questa dunque la novità che spaventa gli avversari: un partito capace di mobilitare anche al secondo turno, e recuperare consensi a destra, a sinistra e tra gli astensionisti, potrebbe diventare molto più pericoloso di quanto lo sia stato in passato, già a partire dalle municipali dell’anno prossimo.
Intanto, il giorno dopo il voto, Ps e Ump si rimpallano le colpe della sconfitta: secondo il primo ministro socialista Jean-Marc Ayrault, sarebbe da attribuire all”Ump la responsabilità di non essere riuscito a mobilitare sufficientemente l’elettorato al secondo turno, mentre per il partito di centrodestra la vittoria del Front sarebbe da addebitare al cattivo governo dei socialisti.
Comprensibilmente trionfalistici invece, i toni del quartier generale del Front National: secondo la deputata Marion Maréchal-Le Pen, nipote del leader storico Jean Marie, presente ieri sera a Brignoles per festeggiare la vittoria di Lopez, “i francesi non sono più disposti a cedere al ricatto psicologico e alla demonizzazione del Fn”. Per Marine Le Pen, leader del movimento e candidata alle presidenziali dell’anno prossimo, la vittoria del suo candidato conferma “la morte del fronte repubblicano”.
Cristiano Coccanari