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Meghan Markle ora accusa i Windsor: “Sono razzisti. Non volevano nipote nero”

by Ilaria Paoletti
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Meghan Markle

Los Angeles, 8 mar  Dopo tanto battage pubblicitario alla fine l’intervista a Meghan Markle e al principe Harry della veterana dei talk show Oprah Winfrey è andata in onda. E come previsto, non è mancato nessun colpo di scena: nemmeno quello che vorrebbe la casa reale inglese dei Windsor accusata di razzismo.

L’intervista di Meghan Markle e di Harry 

Secondo Meghan Markle, affiancata da suo marito il principe Harry, Buckingham Palace avrebbe reso alla giovane coppia la vita un inferno. Nessuna accusa precisa, tra le ragioni che li hanno portati alla fuga negli Stati Uniti e all’abbandono delle cariche reali ci sarebbe anche il razzismo subito dall’ex attrice. I duchi dell’Essex definiscono il circolo attorno ai Windsor “la ditta”, una ditta incredibilmente snob e cinica. E se questo un po’ tutti noi ce lo possiamo aspettare (stiamo parlando della famiglia reale britannica, giusto?) è bastato lanciare una generica accusa di razzismo per far saltare il banco.

“Ero in trappola”

“Ero in trappola ma non sapevo di esserlo. Intrappolato nel sistema, come il resto della mia famiglia. Mio padre, mio fratello sono in trappola”, dichiara il principe Harry. Il padre Carlo, da quando il figlio ha rinunciato ai titoli per amor di Meghan, si  reso irreperibile alle telefonate del figlio: “Sono deluso da lui. So che ha passato qualcosa di simile, sa cosa si prova con il dolore. Lo amerò sempre ma sono successe molte cose che fanno male”.

Meghan: “Temevano che Archie fosse troppo scuro”

La Markle  ha addirittura confessato di aver pensato più volte di togliersi la vita: “Ebbi pensieri suicidi, mi sentivo sola e abbandonata. Non volevo più vivere”. Secondo l’attrice statunitense, infatti, nessuno l’avrebbe sostenuta nel corso della sua prima gravidanza. Inoltre, secondo Meghan, al figlio Archie sarebbe stato negato il titolo nobiliare non perché per metà figlio di una “borghese”, ma perché l’entourage dei Windsor aveva il terrore che il figlio dei duchi del Sussex potesse venire al mondo con una “pelle troppo scura”. “É stato nei mesi in cui ero incinta – ha detto Meghan quando le è stato chiesto perché non fosse stato dato un titolo al piccolo Archie – tutto nello stesso periodo, abbiamo avuto in tandem conversazioni come “non avrete la sicurezza, non avrà un titolo” e preoccupazioni e conversazioni su quanto scura potesse essere la sua pelle alla nascita”. “Credo che questo potrebbe danneggiarli molto“, dice ancora la Markle quando le vengono chiesti i nomi di questi razzisti a corte. Anche Harry non ha voluto fare nomi, ma ha ribadito che il tenore delle preoccupazioni nei discorsi verteva su domande come: “Che aspetto avranno i bambini?”.

La lite con Kate Middleton

Ancora, nessun diretto interessato per le accuse di razzismo: anzi, Meghan  ha elogiato la vicinanza della regina Elisabetta, dicendo che “È stata sempre meravigliosa con me”. Kate Middleton, invece, sarebbe protagonista di una diatriba da terza elementare che, ancora, non spiega il “precipitoso” addio di Meghan e Harry alla Gran Bretagna: “I tabloid mi hanno accusato di aver fatto piangere mia cognata Kate. In realtà fu il contrario – ha spiegato Meghan – Pochi giorni prima delle nozze si arrabbiò per un problema dell’abito della damigella, sua figlia Charlotte. Fui però io a piangere e lei si scusò. Dopo mi spedì anche fiori e un biglietto. Peccato che quando la storia venne fuori non la smentì mai ma avrebbe potuto farlo”.

Ilaria Paoletti

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