Maputo, 10 nov – L’orrore dell’attacco jihadista è avvenuto nella provincia di Muidumbe, nella regione mozambicana di Cabo Delgado. Il posto si trova al confine con la Tanzania: “I corpi erano sparsi nel bosco, venti corpi, forse trenta, ragazzi per lo più”, dice un testimone racconta dell’eccidio compiuto dai terroristi di Al-Shabaab. Il tutto, in pochissimi giorni.
“Donne e bambini portati via da Al Shabaab”
Bernardino Rafeal, capo della polizia del Mozambico, restimonia che “in tre giorni sono state sgozzate circa 50 persone, donne e bambini sono stati portati via. Sono arrivati, hanno dato fuoco alle case, cercato quelli che fuggivano tra i campi, e hanno cominciato a radunare gli uomini e i ragazzi. C’era un luogo dove di solito si giocava a calcio e loro lo hanno trasformato in un campo di concentramento, poi hanno cominciato il massacro”. Una vera e propria mattanza quella perpetrata dai jihadisti di Al Shabaab venerdì scorso e che, a quato emerge, sarebbe finita domenica.
“Il più grosso eccidio mai compiuto”
E’ ormai dal 2017 che vanno avanti le schermaglie tra i soldati mozambicani e Al-Shabaab, secondo un rapporto di Amnesty International. Ricordiamo che lo stesso gruppo terroristico è responsabile del rapimento di Silva Romano. “Quel che restava degli uccisi sono stati portati a casa una volta identificati, i funerali sono stati uno strazio per chi resta”: queste le parole di un’altra testimone, membro di una associazione umanitaria, ad Al-Jazeera. Sempre secondo lei, si sarebbe trattata di una vera e propria “esecuzione di massa” al grido di Allah Akbar (Allah è grande). Per Jose Tembe, giornalista della Bbc, questo “è stato un eccidio, forse il più grosso mai compiuto”.
Ilaria Paoletti
1 commento
Questa è la civiltà dei negri che Boldrini dice che Dobbiamo prendere per esempio.. Onore a Benito Mussolini