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Nazionalismo e sovranità, così la Cina umilia l’Europa

by Michael Mocci
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l43-cina-congresso-121108120137_mediumPechino, 5 dic – La Cina alza la voce con l’Europa. Dopo la visita del premier britannico Cameron a Pechino, i quotidiani cinesi vicini al governo e ai nazionalisti comunisti, hanno deriso la Gran Bretagna. Ad esempio, il Global Times, ha scritto: “La Gran Bretagna è solo un paese della vecchia Europa, ottimo per turismo, studio all’estero e con un paio di squadre di calcio decenti”.

Le pesanti affermazioni, che potrebbero fare scoppiare un caso diplomatico, sono legate alle pressioni politiche che la Gran Bretagna continua ad esercitare su Hong Kong, sua ex colonia. I cinesi, molto uniti dal punto di vista etnico e fortemente legati al concetto di sovranità, non hanno gradito. Inoltre, la visita di Cameron doveva svolgersi un anno fa ma il governo cinese aveva bloccato tutto causa delle posizioni a favore del Dalai Lama espresse dal Primo Ministro inglese. Nella risposta di Cameron si condensa tutto il lassismo della politica europea: “A me importa che questo viaggio porterà 6 miliardi di investimenti, una visita che arriva dopo un periodo di 18 mesi in cui ci sono stati più investimenti cinesi che negli ultimi 30 anni. Per noi la partnership con la Cina è fondamentale”. Insomma, Inghilterra umiliata ma con 6 bilioni di pound in tasca. Pecunia non olet.

 

Sembra impossibile che il paese della legge per il figlio unico, dell’aria più inquinata del mondo e delle condizioni di lavoro servili dia lezioni all’Europa e invece è così. La Cina ha costruito la sua fortuna economica sulle politiche liberiste europee, sulle delocalizzazioni e sull’assenza di diritti per i lavoratori. Ora che è una potenza economica, che detiene il 10% del debito americano (1200 miliardi di dollari) e il 4% di quello italiano si impone e chiede rispetto per la propria sovranità in nome di un forte sentimento etnico. La parola “Stato” deriva dal verbo greco isthemi che indica la fermezza incrollabile. Naturale è dunque che il governo di una nazione sia fermo ed aggressivo nella tutela dei suoi diritti, innaturale è l’atteggiamento opposto. Come quello dell’Italia che assiste inerme alla svendita del suo patrimonio pubblico e che abbandona i suoi soldati in India.

Roberto Guiscardo

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