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Nemmeno l’Uganda è un paese per gay: il parlamento approva disegno anti-Lgbt

by Cristina Gauri
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uganda gay

Roma, 22 mar — Non si è ancora spenta l’eco delle polemiche sulla Tanzania e la richiesta delle donne al governo di promulgare una legge per «castrare tutti i gay», che notizie altrettanto preoccupanti per gli omosessuali del Continente nero sono giunte ieri anche dall’Uganda.

Uganda il parlamento approva disegno contro i gay 

Al termine di una sessione assai tesa e caotica il parlamento ugandese ha infatti approvato (con una larga maggioranza) un’ampia legislazione contro le persone Lgbt, proponendo pene durissime per le relazioni tra persone dello stesso sesso. In base alla legislazione proposta, amici, familiari e membri delle comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone in relazioni omosessuali. Con il nuovo disegno di legge una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali rischierebbe l’ergastolo. Anche i cittadini o le istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, o pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale e letteratura mediatica pro-gay, rischiano di essere perseguiti e incarcerati.

Pene durissime

La presidente del parlamento Annet Anita Among ha dichiarato che «la legge è stata approvata a tempo di record». Essere gay è già illegale in Uganda, una delle nazioni più conservatrici dell’Africa orientale. Attivisti e persone Lgbt in Uganda hanno dato protestato affermando che il sentimento anti-omosessuale nel Paese li sta esponendo alla violenza fisica e online e che il disegno di legge potrebbe avere conseguenze di vasta portata per gli ugandesi in generale.

Il deputato Fox Odoi-Oywelowo, che ha votato contro il disegno ha sottolineato come, stando alla versione finale della legge, i trasgressori rischierebbero l’ergastolo o la pena di morte per non meglio specificati reati «aggravati». Ora la palla passa al Presidente Museveni, che dovrà scegliere se respingere il disegno o approvarlo. Nonostante la legge, come sottolinea la Bbc, goda di un ampio sostegno pubblico nel Paese, non è certo fino all’ultimo l’appoggio del leader ugandese: Museveni ha sempre dichiarato di non considerare prioritaria la questione Lgbt e di avere a cuore le relazioni con gli investitori e i governi occidentali. 

Cristina Gauri

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