Home ยป Nessuna guerra รจ in corso adesso a Gaza

Nessuna guerra รจ in corso adesso a Gaza

by La Redazione
1 commento

gazaRoma, 13 lug – Se l’italiano ha un senso, nella Striscia di Gaza non รจ attualmente in corso alcuna guerra. La Treccani cosรฌ definisce il concetto:

GUERRA: Conflitto aperto e dichiarato fra due o piรน stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioรจ si sia fatto ricorso alle armi; nel diritto internazionale รจ definita come una situazione giuridica in cui ciascuno degli stati belligeranti puรฒ, nei limiti fissati dal diritto internazionale, esercitare la violenza contro il territorio, le persone e i beni dellโ€™altro stato, e pretendere inoltre che gli stati rimasti fuori del conflitto, cioรจ neutrali, assumano un comportamento imparziale.

Tanto il concetto di โ€œconflitto aperto e dichiarato fra due o piรน statiโ€ quanto soprattutto l’idea della situazione in cui โ€œciascuno degli stati belligeranti puรฒ esercitare la violenza contro il territorio, le persone e i beni dellโ€™altro statoโ€ contribuiscono a convincerci che no, a Gaza non รจ in corso nessuna guerra. Sempre la Treccani, in compenso, definisce il genocidio come la โ€œmetodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religiosoโ€, parole certo piรน vicine a quello che sta davvero accadendo in quella striscia di terra martoriata.

Dall’inizio dell’offensiva israeliana su Gaza sono stati uccisi 170 palestinesi e oltre 900 sono rimasti feriti. Fra le vittime anche 23 bambini. Solo nelle prime 48 ore di bombardamenti israeliani รจ stato sganciato 1 kg di esplosivo per ogni 5 abitanti di Gaza. Il numero di abitazioni che sono state colpite dallโ€™inizio delle operazioni ha raggiunto le 570 unitร , 102 delle quali sono state completamente rase al suolo, mentre le restanti 468 sono state distrutte solo parzialmente.

Oltre 500 palestinesi, inoltre, sono tuttora detenuti nelle carceri israeliane โ€“ per lo piรน senza accusa nรฉ un processo โ€“ rastrellati dopo la campagna dโ€™arresti nella regione, a seguito della scomparsa dei tre ragazzini israeliani poi ritrovati cadaveri, peraltro per mano tuttora ignota. Ma c’รจ chi parla addirittura di un migliaio di persone incarcerate.

A tutto ciรฒ, Hamas risponde con il lancio di razzi: 571 dall’inizio dell’attacco israeliano. Il numero di vittime di tali azioni รจ fermo sullo zero. Volendo essere brutali, potremmo riassumere la situazione dicendo che nella partita di Gaza, gli israeliani vincono sui palestinesi 170 a zero.

Ciononostante, i media occidentali e italiani in particolare continuano a raccontare la vicenda con una finta terzietร , descrivendo โ€œi crimini degli uni e i crimini degli altriโ€, come se fossero paragonabili fra loro. I piรน faziosi cercano addirittura di focalizzare l’attenzione sul dramma โ€“ dramma psicologico, dobbiamo presumere… โ€“ della popolazione israeliana, in ansia perenne a causa della concreta possibilitร  che un razzo palestinese si materializzi sule loro teste. Per caritร , non deve essere una bella sensazione, ma a occhio le tre bambine disabili fatte saltare in aria in un orfanotrofio palestinese dall’aviazione israeliana se la passano peggio.

A questa oggettiva sperequazione, i filo-israeliani rispondono che se da una parte ci sono vittime e dall’altra no รจ perchรฉ Israele ha investito innanzitutto nel sistema di difesa missilistico Iron Dome e poi nella costruzione di rifugi laddove invece Hamas utilizzerebbe spesso la popolazione civile come scudo umano e non si preoccuperebbe di difendere il proprio popolo.

Ora, la prima argomentazione, quella economica, รจ davvero surreale ed รจ esemplare di una certa mentalitร . Come in ogni frottola capitalista, il quadro iniziale รจ infatti falsato. Ci si immagina Israele e Gaza che partono da un’ipotetica identica situazione di partenza, con il primo che investe oculatamente i suoi denari e il secondo che li scialacqua senza freni. Ma รจ una vera e propria presa per i fondelli. Paragonare la situazione anche economica di Israele e di Gaza รจ semplicemente folle. Solo per Iron Dome, tanto per dire, Tel Aviv puรฒ permettersi di investire circa un miliardo di dollari. Ai quali vanno aggiunti i 205 milioni di dollari stanziati per tale progetto dagli Usa e autorizzati dalla Camera americana il 20 maggio del 2010, dopo insistenti pressioni di Barack Obama. Dall’altra parte abbiamo un’enclave assediata, sottoposta dal 2006 a un embargo feroce. Israele consente solo una limitata fornitura da parte delle organizzazioni di aiuto umanitario nella Striscia, ma il volume delle merci che Israele permette a Gaza รจ un quarto del flusso precedente al blocco. La marina israeliana mantiene un blocco marittimo di tre miglia nautiche dalla costa.

La questione degli scudi umani รจ piรน complessa. Che Israele compia bombardamenti indiscriminati รจ provato e i casi di civili uccisi nel corso di banali attivitร  quotidiane non si contano. La tesi per cui Hamas costringerebbe la gente a morire contro la sua volontร  per difendere arsenali e basi logistiche fa del resto a pugni con l’alto consenso che l’organizzazione riscuote nell’area. Si tenga presente, poi, che la Striscia ha la densitร  demografica piรน alta al mondo e che la continuitร  fra cittadini, militanti, civili e militari รจ di fatto insolubile.

Al netto di tutto ciรฒ, รจ pur vero che un giorno una riflessione sulle responsabilitร  delle varie dirigenze palestinesi rispetto alla sorte di questo popolo andrร  fatta. In particolar modo Hamas รจ responsabile, fra le altre cose, di aver sostituito una visione jihadista e integralista alle posizioni socialiste nazionali (a loro volta, tuttavia, minate da corruzione e moderatismo), la stessa visione che ha portato il movimento a tradire la causa siriana, per esempio. L’impressione รจ che una reale risoluzione del problema palestinese rappresenti piรน uno spauracchio che un sogno per gran parte dei dirigenti palestinesi.

Di tutto questo si dovrร  finalmente parlare, un giorno. Ma non ora. Ora c’รจ un genocidio da fermare. E, per quel che ci riguarda, una veritร  da ristabilire.

Adriano Scianca

You may also like

1 commento

Anonimo 13 Luglio 2014 - 1:19

[…] […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



ยฉ Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: