Roma, 17 dic – La Germania ha approvato una terza categoria ufficiale di genere per le persone “non conformi”, intersessuali e “non binary”. Oltre alle categorie “maschile” e “femminile”, i cittadini saranno anche in grado di autoidentificarsi come “diverso sesso” o “vario”. La Germania ha approvato questa nuova legge dopo che un cittadino “intersessuale” ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale tedesca nel 2017, sostenendo che lo stato non dovrebbe obbligare le persone “intersessuate” a scegliere tra “uomo” e “donna” sui documenti ufficiali.
In questo modo, la Germania è diventata il primo paese europeo a consentire ai genitori di registrare i loro bambini come “terzo genere”, dopo che questa categoria separata è stata introdotta a novembre 2017. Precedentemente, i genitori dei bambini “intersessuali” sui certificati di nascita dovevano lasciare la casella di genere vuota. L’Australia, la Nuova Zelanda, il Canada, l’India e il Nepal hanno già introdotto una legislazione simile.
Il parlamento tedesco ha anche approvato un ulteriore cambiamento nella legge, che consentirà ai cittadini di cambiare “retroattivamente” il genere sui loro certificati di nascita, per riflettere la loro identità. La legge è stata approvata dalla coalizione di governo dei conservatori e dei socialdemocratici del cancelliere tedesco Angela Merkel a seguito della campagna “Terza Opzione”. In una dichiarazione pubblicata sul Daily Mail, i portavoce di “Terza Opzione” hanno descritto questa notizia come “un passo importante in termini di visibilità e uguaglianza legale”.
Secondo la nuova regolamentazione tedesca, i medici dovranno certificare le “variazioni di genere” di una persona al fine di modificare il loro certificato di nascita. Gli esponenti di “Terza Opzione” tuttavia sono stati critici su questo aspetto: lo hanno descritto come contrario alla decisione del tribunale, e hanno richiesto la revoca della clausola di approvazione medica. In Danimarca, a Malta, in Irlanda, in Belgio, in Portogallo e in Norvegia, le persone trans possono autoidentificarsi e modificare in modo retrospettivo l’indicatore di genere sul loro certificato di nascita senza approvazione medica.
Ilaria Paoletti
1 commento
Qua in Germania non se ne parla da agosto, non c’è in nessun quotidiano attuale. Bufala.