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Oggi l’ultimo volo italiano da Kabul. Paesi europei chiudono il ponte aereo

by Ludovica Colli
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Roma, 27 ago – Decollerà nel pomeriggio da Kabul l’ultimo C-130 italiano del ponte aereo allestito per l’evacuazione degli afghani che hanno collaborato con noi e che hanno un visto per lasciare il Paese. A bordo ci saranno circa cinquanta afghani insieme ad altro personale e l’arrivo in Italia è previsto per domani mattina. A Fiumicino attesi in serata altri due velivoli, dopo quello atterrato con 106 afghani a bordo. 

Verso la conclusione del ponte aereo degli altri Paesi europei

La minaccia di attentati e la decisione Usa di rispettare la data limite del 31 agosto imposta dai talebani ha dato una forte accelerazione. Si va verso la conclusione del ponte aereo per molti Paesi europei. Anche perché ai militari Usa serviranno 72 ore per lasciare Kabul. La Germania aveva detto ufficialmente di voler concludere le operazioni entro oggi. Ebbene, secondo indiscrezioni riportate dai media internazionali i quattro voli di oggi potrebbero essere gli ultimi.

Gran Bretagna conclude operazioni di evacuazione

La Gran Bretagna è entrata nell’ultima fase dell’operazione di evacuazione e nessun altro verrà convocato all’aeroporto per lasciare il Paese, ha reso noto il ministro della Difesa Ben Wallace. “È un profondo dispiacere che non riusciremo a evacuare tutti in questa fase”, ha detto Wallace a Sky News. Aggiungendo che la missione è nelle sue “ore” conclusive. Infatti è stato chiuso il centro di smistamento dell Baron Hotel, nei pressi dell’aeroporto di Kabul “alle 4:30 di stamattina, ora di Londra”, e alla stessa ora “sono stati chiusi gli ingressi all’Abbey Gate”. “Gestiremo le persone che abbiamo portato con noi, i circa 1.000 all’aeroporto e cercheremo un modo di continuare a trovare le persone tra la folla dove possiamo. Ma la parte generale della selezione è chiusa adesso ed è questione di ore“.

Operazioni concluse anche per l’Australia

Il governo australiano ha terminato le operazioni di evacuazione in Afghanistan, spiegando che le sue truppe hanno lasciato il Paese prima del doppio attentato dell’Isis-K avvenuto ieri all’aeroporto di Kabul. “Posso confermare che non molto tempo prima dell’attacco le truppe australiane e il resto del nostro personale erano fuori da Kabul”, ha annunciato il ministro della Difesa Peter Dutton. L’Australia ha evacuato un totale di 4.000 persone su 29 voli delle forze armate del Paese da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale afghana, ha confermato il ministro.

Francia lascerà Kabul entro stasera

Anche la Francia metterà fine ai voli per le evacuazioni da Kabul entro stasera. Lo ha detto parlando a Radio Rtl il primo ministro francese Jean Castex. “Da domani sera (stasera, ndr) non potremo più evacuare persone dall’aeroporto di Kabul” a causa del ritiro americano fissato al 31 agosto, ha affermato. La Francia ha fatto evacuare dall’Afghanistan oltre 2.000 afghani e un centinaio di francesi da quando sono iniziati i voli, la scorsa settimana.

Via anche Olanda, Polonia, Danimarca e Spagna

Il governo olandese ha invece reso noto che interromperà oggi i voli, su richiesta delle forze Usa, che devono completare le loro operazioni. “I Paesi Bassi sono stati informati oggi dagli Stati Uniti che devono partire e con ogni probabilità effettueranno gli ultimi voli entro oggi”, hanno affermato i ministri degli Esteri e della Difesa olandesi. Anche la Polonia ha completato la sua missione di evacuazione da Kabul “per motivi di sicurezza”, dopo aver trasportato più di 1.300 persone. Conclusa anche la missione della Danimarca, mentre ieri era stato il Belgio ad annunciare lo stop. Quanto alla Spagna, come si legge in una nota diffusa dal governoha finito la sua evacuazione e tutto lo staff diplomatico si trova al sicuro a Dubai.

Generale McKenzie: “Ci aspettiamo altri attentati”

Per il comandante di Centcom Usa Frank McKenzie, quello di nuovi attentati nell’area dell’aeroporto di Kabul resta un pericolo “molto, molto reale”. “Ci si aspetta”, ha detto il generale in conferenza stampa ieri, che “la minaccia terroristica non cessi”. Si temono anche attacchi con missili agli aerei in partenza, bersagli molto facili da colpire. McKenzie ha confermato che c’è stato uno scambio di intelligence con i talebani e “che alcuni altri attacchi siano stati scongiurati proprio dai talebani”. Anche da Londra arriva lo stesso avvertimento: “La minaccia di attentati aumenterà”.

Ludovica Colli

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