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L’oro nero dell’Africa: il caviale ora viene prodotto in Madagascar

by Giuseppe De Santis
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Madagascar, caviale

Roma, 24 ago – Quando si pensa all’economia del Madagascar la prima cosa che viene in mente sono le coltivazioni di vaniglia prodotta. La cosa non deve stupire, visto che parliamo del secondo produttore al mondo di questa spezia. Pur essendo, insieme al caffé e ai minerali, la principale fonte di reddito per il Madagascar, ciò non basta per ridurre il livello di povertà. E’ per questo che, come altre nazioni africane, anche Antananarivo sta puntando ad altri prodotti ad alto valore aggiunto. A tale proposito è degno di nota il fatto che da qualche anno una società francese, la Rova Caviar, ha iniziato ad allevare storioni al fine di produrre caviale. La costosa delicatezza ha già iniziato a raggiungere i ricchi consumatori europei.

Il primo allevamento di storioni in Africa

L’allevamento di storioni – il primo in Africa – si trova sul lago Mantasoa a 1.400 metri sul livello del mare e circondato interamente da foreste. Rova Caviar punta non solo sulla quantità ma anche sulla qualità, così da produrre meno caviale ma dal costo elevato. Al momento 250 grammi di questo caviale vengono venduti a 757 dollari: se si pensa che da un singolo storione (l’allevamento ha 1.500 beluga, una varietà piuttosto apprezzata) si possono ricavare 12 chili di caviale, ecco che ognuno di essi può rendere anche oltre 35mila dollari. Nel 2019 Rova Caviar ha prodotto 5 tonnellate di caviale, una quantità notevole visto che in tutto il mondo ne sono state prodotte 340 tonnellate. Nonostante le potenzialità non esistono piani per aumentare il numero di storioni perché questo danneggerebbe la qualità del caviale prodotto. Non è un caso che, a parità di metri cubi d’acqua, il numero di storioni sia solo un terzo di quelli francesi.
Al momento la società dà lavoro a 300 persone che provengono dai villaggi vicini e si occupano dell’allevamento degli storioni, nonché della lavorazione e del confezionamento del caviale. Oltre ad essere venduto in Francia, Nigeria e in località turistiche dell’oceano Indiano, presto verrà venduto anche a New York, Hong Kong e in Russia e, anche se la crisi causata dal coronavirus ha ridotto di parecchio le vendite nel 2020, i dirigenti di Rova Caviar sono fiduciosi che la domanda di questo bene di lusso possa riprendere a crescere in futuro.
Giuseppe De Santis

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