L’high tech ban, com’è stato soprannominato, mira dunque ad evitare che l’Isis o altri gruppi terroristici possano sfruttare lacune agli scanner, evidentemente non attrezzati per rilevare gli ordigni innovativi elaborati dai fondamentalisti, veri e propri pc-bomba che chiunque può stivare nei propri bagagli a mano e far detonare ad alta quota.
C’è già un precedente che risale al febbraio dell’anno scorso, quando un somalo legato al gruppo al-Shebaab, della rete di Al-Qaeda, innescò una carica miniaturizzata di esplosivo nascosta nel lettore dvd di un portatile. Lo scarso potenziale causò solo un piccolo squarcio alla fusoliera che, unito alla bassa quota alla quale viaggiava l’aeromobile, permise di evitare la strage.
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