Shanghai, 28 dic ā DovrĆ scontare quattro anni di pena detentiva la blogger cinese Zhang Zhan. L’ex avvocato era stato arrestato in maggio per per aver diffuso senza autorizzazione dalla notizie riguardo lāepidemia di coronavirus a Wuhan.Ā
La blogger cinese raccontava un’altra veritĆ sul contagio
La sentenza ĆØ stata emessa dal tribunale di Shanghai. Secondo i giudici la blogger avrebbe Ā«provocato litigi e problemiĀ» segnalando inizialmente le prime incongruenze apparse nella narrazione ufficiale della pandemia, quando a Wuhan ancora si parlava di Ā«polmonite misteriosaĀ». La donna 37 anni, era solita condividere puntualmente i propri report su varie piattaforme social. CosƬ facendo Zhang era ben preso finita nel mirino delle autoritĆ
La blogger cinese era stata arrestata nel maggio scorso e tradotta nel carcere di Shanghai, con l’accusa di aver inviato Ā«false informazioni attraverso testi, video e altri media attraverso gli internet media come WeChat, Twitter e YouTubeĀ», e, fatto ancora più grave per le autoritĆ , di aver rilasciato interviste a media stranieri, come Radio Free Asia ed Epoch Times, che Ā«hanno speculato malignamente sullāepidemia di Covid-19 a WuhanĀ» e la gestione del contagio da parte del governo cinese.
Le informazioni diffuse da Zhang nel mirino delle autoritĆ cinesi
Zhang aveva diffuso video girati nelle corsie d’ospedale, che mostravano pazienti attaccati all’ossigeno lāossigeno. In altri, i pazientiĀ spiegavano che alle persone venivano addebitati i costi del tampone. Ā«Il governo cinese mente sul numero di infetti e di morti per coronavirusĀ per mantenere la stabilitĆ socialeĀ», aveva scritto il 16 febbraio. Ā«Con violenza e metodi coercitivi le autoritĆ stannoĀ privando i cittadini dei loro più elementari dirittiĀ». La blogger cinese aveva cominciato uno sciopero della fame a settembre dopo che uno degli avvocati della difesa era stato sollevato dal suo caso. La donna era stata, in seguito, alimentata forzatamente.
Altri giornalisti e blogger che hanno subito la sorte di Zhang Zhan
Come detto, Zhang non ĆØ lāunica ad aver subito il Ā«trattamento specialeĀ» da parte delle autoritĆ cinesi. IlĀ GuardianĀ cita i casi diĀ Chen Qiushi, giornalista, ex avvocato, arrestato a gennaio. O quello di Li Zehua, giunto a Wuhan dopo lāarresto di Qiushi, a sua volta Ā«sparitoĀ» a inizio febbraio per poi essere scarcerato nel mese di aprile; per ultimo, cita il nome di Fang Bin, residente a Wuhan di cui si sono perse le tracce.Ā Secondo quanto riportato daĀ AsiaNews,Ā il governo cinese avrebbe incriminato o arrestato migliaia di persone Ā«con lāimputazione di aver diffuso false informazioni sul coronavirus e di aver cosƬ creato problemi di ordine pubblicoĀ».
Cristina Gauri