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Perfino gli Usa bacchettano Israele e invitano a “rispettare le leggi di guerra”

by Michele Iozzino
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Israele

Roma, 13 ott – Le forze armate israeliane stanno mettendo sotto assedio la striscia di Gaza e preparano l’invasione via terra, ma anche nel cosiddetto mondo occidentale c’è chi mette in guardia Israele su un uso eccessivo della forza.

L’appello Usa a Israele: “Le democrazie come le nostre sono più forti e più sicure quando rispettiamo le leggi di guerra”

Il capo del Pentagono Lloyd Austin è volato oggi a Gerusalemme per incontrare il premier israeliano Benyamin Netanyahu e portare il sostegno del Stati Uniti. Austin ha commentato l’attacco sferrato da Hamas istituendo un paragone con l’Isis: “Come è noto, io sono colui il quale progettò per primo la guerra contro l’Isis. Io l’Isis lo conosco bene. Ma questo è peggio di quanto io abbia mai visto con l’Isis”. Insomma, l’appoggio degli Usa a Israele c’è e passa anche dal ridurre Hamas a semplici terroristi. E questo era abbastanza scontato. Meno scontato, soprattutto tenendo conto la provenienza, l’avvertimento a non esagerare: “Le democrazie come le nostre sono più forti e più sicure quando rispettiamo le leggi di guerra”. Monito che richiama quanto detto anche dall’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri Josep Borrell, il quale durante una visita in Cina ha puntualizzato: “L’Ue è stata molto chiara nella condanna degli attacchi di Hamas. Israele ha diritto di difendersi ma in linea con il diritto internazionale. L’Ue ha già detto di essere contro qualsiasi attacco ai civili”. Più sereno è invece il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, che ha affermato: “Israele ha il diritto di difendersi e sono convinto che avrà una reazione proporzionata e farà di tutto per colpire solo Hamas”.

La posizione di Putin: “Fallimento della politica degli Stati Uniti”

Preoccupazioni che sembrano essere trasversali, tanto che la posizione di Vladimir Putin non sembra discostarsi più di tanto. Intervenendo al vertice dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti in corso a Bishkek in Kirghizistan, il presidente russo ha dichiarato: “L’obiettivo dei negoziati deve essere l’attuazione della formula dei due Stati delle Nazioni Unite che implica la creazione di uno Stato Palestinese con Gerusalemme est come capitale che coesiste in pace e sicurezza con Israele che ha subito un attacco di incredibile brutalità”. Pur ribadendo il suo “diritto di difendersi”, ha richiamato Israele a un uso proporzionale della forza: “Le vittime civili saranno assolutamente inaccettabili. L’uso di attrezzature pesanti nelle aree residenziali è una questione complessa, carica di gravi conseguenze per tutte le parti coinvolte”. Punto di divergenza l’origine del conflitto, per Putin “l’escalation in Medio Oriente è un chiaro esempio del fallimento della politica degli Stati Uniti nella regione”.

Michele Iozzino

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