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Pornhub rimuove 9 milioni di video dopo lo scandalo dei contenuti con abusi su minori

by Aldo Milesi
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Roma, 15 dic – Pornhub annuncia di aver rimosso 9 milioni di video di provenienza non verificata. Il colosso del porno corre ai ripari in seguito allo scandalo provocato dall’inchiesta del New York Times, in cui veniva denunciata la presenza sulla piattaforma di numerosi filmati di abusi sessuali compiuti su ragazze minorenni. Filmati mai rimossi dai gestori del sito, nonostante le disperate richieste di eliminazione avanzate dalle vittime degli abusi, e sui quali il sito monetizzava.

Il dietrofront di Masercard e Visa

In seguito a queste rivelazioni Mastercard e Visa avevano avviato un’indagine sul materiale illegale disponibile su Pornhub e deciso di vietare i pagamenti con le loro carte di credito sulla piattaforma. Il dietrofront delle due società ha messo Pornhub a spalle al muro convincendo i gestori a modificare la politica del sito sul caricamento dei video.

Pornhub oscura milioni di video e cambia policy

«Come parte della nostra politica di bandire gli upload da utenti non verificati, abbiamo anche sospeso tutti i contenuti precedentemente caricati» che non provengono «da partner di contenuti o membri del Model Program», hanno annunciato i gestori della piattaforma. «Questo significa che ogni contenuto di Pornhub proviene da utenti verificati, un requisito che piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, Snapchat e Twitter non hanno ancora adottato». Pornhub ha aggiunto che i video saranno oscurati e sottoposti ad una fase di verifica e revisione che avrà inizio a gennaio 2021.

Pornhub: una piattaforma fuori controllo

Prima del repulisti Pornhub ospitava circa 13,5 milioni di video, due terzi dei quali provenienti da account non verificati. Stamattina nella barra di ricerca ce n’erano 4,7 milioni. Il numero è poi salito brevemente a 7,2 milioni, poi a 6,5. Fino a ieri chiunque fosse in grado di accedere al sito poteva registrarsi senza subire controlli e caricare qualsiasi tipo di video, dal lancio della piattaforma nel 2007. La modalità di auto-verifica che doveva essere presentata dell’utente, infatti, consisteva nell’inviare al sito la foto di un foglio di carta con il nome utente e pornhub.com (o il sito Mindgeek) scritto a mano.

Con l’inizio del nuovo anno il processo sarà più sicuro, ha assicurato Pornhub, che però non ha fornito ulteriori dettagli. La verifica rende gli utenti idonei alla monetizzazione dei video.

Aldo Milesi

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1 commento

Fabio Crociato 15 Dicembre 2020 - 1:49

E pensare che una volta si acquistavano le riviste pornografiche di nascosto, quasi quasi si diventava ladri per averne una… Gli sciagurati di oggi su Pornhub! C…i loro! Eravamo molto più sgamati e… non drogati.

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