Roma, 14 mag – Il paradosso del Ghana si chiama cioccolato. Il Paese dell’Africa Occidentale, pur essendo il secondo al mondo per la produzione di cacao (il primo è la Costa D’Avorio) ha un consumo di cioccolato quasi nullo. Ciò è dovuto al fatto che la trasformazione delle fave di cacao in cioccolata, avviene altrove e rende questi prodotti estremamente costosi.
Il cioccolato del Ghana, tra paradossi e innovazioni
Questa situazione crea grossi problemi economici, visto che il Ghana raccoglie solo le briciole di un mercato che ha un valore di diverse centinaia di miliardi di dollari. Adesso però in Africa, qualcuno vuole cambiare tutto e stanno nascendo diversi laboratori artigianali per produrre cioccolato a prezzi accessibili da vendere quindi ai consumatori africani. A tale proposito è degna di nota la decisione di MIA, una società dolciaria del Madagascar, di produrre barrette di cioccolato in Ghana così da permettere anche ai cittadini ghanesi meno abbienti di poter consumare un prodotto che fino ad ora era inaccessibile per via dei prezzi eccessivamente elevati.
La società MIA da diversi anni opera in Madagascar e le sue barrette di cioccolato hanno vinto diversi premi, ma adesso vuole espandersi in Ghana dove – oltre a produrre le classiche barrette di cioccolato fondente e al latte – ha in cantiere la produzione di cioccolato vegano che utilizza anacardi, permettendo così ai coltivatori di questa pianta di avere maggiori guadagni.
Questa produzione avverrà grazie alla collaborazione di MIA con ABOCFA, una cooperativa che produce cacao organico seguendo le regole della produzione solidale. Tutte le fasi della produzione avverranno in Ghana, così da permettere alla nazione africana di trarre maggiori benefici economici.
Giuseppe De Santis
1 commento
A proposito di Madagascar…, che fine ha fatto la vaniglia naturale ? Alla faccia anche dei vegani…