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“Mi dovete trattare bene, mi ha invitato Frau Merkel”: il protocollo segreto della polizia di Colonia

by La Redazione
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colonia polizia immigratiBerlino, 7 gen – Non si placano le polemiche intorno ai gravi incidenti verificatesi la notte di Capodanno in diverse località tedesche, in particolare a Colonia, dove circa un migliaio di immigrati ha trasformato la stazione della città renana in un inferno di furti e violenza. La Merkel è già da parecchio tempo sotto accusa per le sue politiche dell’accoglienza, e ora gli stupri e le ruberie di Colonia, Amburgo, Stoccarda ecc. rischiano di minare la sua credibilità politica. Per questo la cancelliera ha prospettato l’ipotesi di espulsioni rapide di richiedenti asilo che si siano macchiati di gravi reati. Una toppa che, probabilmente, non ripianerà la falla.

Anche perché, nonostante il vergognoso tentativo iniziale da parte dei maggiori media tedeschi di “silenziare” la vicenda, ora non fanno che emergere sempre più dettagli su quella notte che ha rivelato il vero volto delle “risorse immigrate”. La testimonianza più inquietante arriva in ultimo da un protocollo “segreto” della polizia di Colonia, che è stato pubblicato in parte dalla Bild. Da questo documento si rileva la totale impreparazione delle forze dell’ordine nel gestire situazioni di questo tipo: scarsa prevenzione, numero insufficiente di agenti, lentezza nelle indagini e burocrazia farraginosa (i pochi indagati non sono ancora stati arrestati).

Ma il protocollo mostra anche qualcosa di più, ossia la più impunita arroganza dei cosiddetti “richiedenti asilo”. La polizia infatti, mentre cercava di arginare la violenza con azioni di allontanamento coatto, avrebbe udito frasi del genere: “Io sono siriano, mi dovrete trattare con gentilezza! Mi ha invitato Frau Merkel”. Oppure un altro immigrato, strappando platealmente il suo permesso di soggiorno, così avrebbe irriso gli agenti: “Voi non potete farmi, tanto domani me ne fanno uno nuovo”. I presunti “profughi” – è evidente – hanno capito sin troppo bene come funziona la logica dei “diritti” e della “accoglienza”. E, a quanto pare, se ne approfittano: stupri, violenze, taccheggio e, per finire, pure presa per i fondelli. Insomma, i tedeschi che hanno ricevuto i suddetti “galantuomini” con i cartelli “Refugees Welcome”, dopo la sbornia di Capodanno, si sono risvegliati – è proprio il caso di dirlo – cornuti e mazziati.

Giovanni Coppola

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1 commento

Anonimo 10 Gennaio 2016 - 11:44

Una polacca Magari di ideologia sovietica , non credo possa interessarsi del popolo tedesco ormai in estinzione come tutti i popoli europei , le hanno sempre chiamate guerre mondiali mentre la maggior parte dei civili e dei soldati morti erano europei
Nessuno pensa che l obbiettivo era abbattere da allora i popoli latini
Oggi Putin e l unico al mondo che difenda il suo popolo invece di fare i gulag come i bolscevichi che furono spinti da persone non russe
Lui ha accesso a tutti i carteggi della storia e capisco meglio perché i media lo vogliano abbattere , ma limitato dalle sanzioni , dove attua un po’ di autarchia per difendere il suo paese

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