Roma, 1 dic – La Cina è vicina, ad abbondare la fallimentare strategia “Zero Covid”. La prima importante presa di posizione al riguardo è arrivata dalla National Health Commission (la Commissione nazionale di sanità) che ha annunciato una svolta rispetto alle attuali misure di contenimento del virus, chiedendo ai governi locali di “rispondere e risolvere le ragionevoli richieste delle masse” in modo tempestivo. Un annuncio seguito dall’intervento, ancora più significativo, del vicepremier cinese Sun Chunlan. Passo dopo passo, la Cina inizia allenta la presa.
Covid, la Cina allenta la presa: le parole del vicepremier
Responsabile della lotta al Covid, Chunlan ha detto che “man mano che la variante Omicron diventa meno patogena, più persone sono vaccinate e la nostra esperienza nella prevenzione del Covid-19 si accumula: la nostra lotta alla pandemia è in una nuova fase e comporta nuovi compiti“. Una “nuova fase” che suona evidentemente come cambio di passo, dopo le manifestazioni che vanno avanti da giorni in diverse grandi città della Cina. Cittadini esausti che si ribellano contro le draconiane misure restrittive, al limite del distopico. E’ un segnale importante quello che arriva dal governo di Pechino, la dimostrazione che infuriarsi e protestare per rompere la gabbia serve anche in un Paese considerato granitico.
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Il vice primo ministro Sun non ha fatto alcun riferimento alla strategia governativa “Zero Covid dinamico”. Anche questo può essere letto come un primo riconoscimento ufficiale, per quanto tacito, che il virus anche dalle autorità di Pechino non è considerato più così grave da motivare restrizioni assurde. Un altro passo importante, a maggior ragione se consideriamo che arriva proprio dalla Sun, chiamata in Cina ‘Vecchia signora dei lockdown’. E’ lei difatti che viene consicerata una sorta di Speranza cinese al quadrato, dall’inizio della pandemia principale artefice delle drastiche misure anti Covid.
Il vicepremier lascerà il governo a marzo 2023 e inizia ora ad ammorbidire i toni, accingendosi di conseguenza ad allentare la presa. Non è però sicuro che il governo di Pechino dichiari un vero e proprio “tana libera tutti” e i cittadini che continuano a protestare in piazza potrebbero non essere così soddisfati del nuovo corso intrapreso. I cambi repentini non sono di casa in Cina e in attesa dei cambiamenti effettivi la polizia prosegue nella dura repressione per chi viola le regole attuali.
Eugenio Palazzini
2 comments
La Cina conta circa 1,5 miliardi di persone.
La media giornaliera dei morti per COVID-19 si aggira tra lo 0 e l’1 per cento.
Tanto quanto basta.
[…] Ribellarsi serve, sul Covid la Cina allenta la presa: “Ragionevoli richieste delle masse” […]