Roma, 9 dic – Quello attuale è senza dubbio un momento molto teso nelle relazioni tra Russia e Germania. Il cyberattacco al Bundestag (parlamento tedesco) nel 2015 da parte di presunti hacker russi, l’omicidio a Berlino nel 2019 di un ex-terrorista ceceno per il quale le autorità tedesche hanno accusato i servizi di Mosca, la reciproca espulsione di alcuni diplomatici, fino ad arrivare al recente caso-Navalny, il blogger russo che sostiene (senza prove) di essere stato avvelenato in quanto oppositore di Putin e si è fatto ricoverare in un ospedale tedesco.
Il nodo North Stream 2
Ma la questione più spinosa è senza dubbio quella relativa al completamento del gasdotto Nord Stream 2, opera grazie alla quale la Russia potrà fornire oltre 55 miliardi di metri cubi di gas all’Europa passando attraverso il Mar Baltico, escludendo così l’Ucraina dalla rotta. I lavori sono vicini alla conclusione, mancano solamente circa 150 km, ma sono stati fermati nel 2019 a causa della minaccia americana di sanzioni verso le società coinvolte. Tutto sembra essere ripartito però pochi giorni fa con la posa di alcuni tubi nelle acque tedesche. Le pressioni di Stati Uniti, Ucraina e Parlamento Europeo nei confronti della Germania per cercare di bloccare l’opera sono fortissime.
L’auspicio di un riavvio nelle relazioni tra Russia e Germania
In questo contesto così delicato dal punto di vista diplomatico e geopolitico tra i due Paesi, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha ricevuto ieri per un incontro ufficiale a Mosca una delegazione di Alternativa per la Germania (AfD), partito sovranista ed euroscettico giunto nel giro di pochi anni ad essere una delle principali forze politiche tedesche. “Il vostro arrivo in Russia è un’ottima opportunità per proseguire il dialogo tra le nostre nazioni e cercare ulteriori punti di contatto – ha dichiarato Lavrov – Teniamo in grande considerazione il vostro contributo al mantenimento delle nostre relazioni, che necessitano di riconsiderazione e, forse, di un riavvio”. Secondo il ministro russo “molti gravi problemi si sono accumulati tra Mosca e Berlino. Il dialogo a tutti i livelli è importante per i due paesi in questo momento”.
Le polemiche del governo tedesco e la risposta di Lavron
Lavrov si è dichiarato sorpreso dalle polemiche e dai tentativi di ostacolare questa visita da parte delle istituzioni tedesche: “Devo dire che siamo rimasti molto sorpresi dai tentativi delle autorità di Berlino di ostacolare questa visita, creando difficoltà tecniche e di protocollo. Siamo rimasti particolarmente sorpresi dall’isterica discussione interna causata dalla vostra visita. Al contrario, penseremmo che nella situazione attuale, tenuto conto del periodo difficile delle nostre relazioni bilaterali, sarebbe importante sviluppare contatti tra tutti gli esponenti politici russi e tedeschi, soprattutto tra coloro che sono a favore del mantenimento della cooperazione e per il superamento delle difficoltà esistenti”.
Il ministro degli Esteri ha ricordato che Alternativa per la Germania è una delle principali forza politiche parlamentari tedesche, rappresentata negli organi legislativi di tutti i 16 stati federali del paese. Infine ha precisato di non aver mai ostacolato contatti tra funzionari tedeschi e opposizione russa, nonostante “funzionari di Berlino preferiscono non incontrare i rappresentanti dei partiti parlamentari dell’opposizione, ma piuttosto figure extra-parlamentari”. Un chiaro riferimento alla visita di Angela Merkel ad Alexey Navalny durante il suo ricovero in ospedale.
“Via le sanzioni Ue che danneggiano anche l’economia tedesca”
A guidare la delegazione del partito sovranista tedesco il portavoce parlamentare Tino Chrupalla che ha commentato così la visita: “È stato uno scambio di opinioni in un’atmosfera molto piacevole. Mi sono pronunciato a favore di un nuovo inizio delle relazioni tedesco-russe che passi attraverso la revoca delle sanzioni e il completamento del gasdotto Nord Stream 2. Le sanzioni danneggiano non solo la Russia ma anche l’economia tedesca, in particolare la Germania Orientale è stata duramente colpita. Le esportazioni tedesche sono crollate del 60% a causa delle sanzioni della Ue per il conflitto in Donbass. La costruzione del gasdotto Nord Stream 2 nel Mar Baltico è, a mio avviso, senza alternative. La Germania ha bisogno di sicurezza energetica”.
Lorenzo Berti
1 commento
serve una alleanza dei militare e commerciale dei popoli cristiani (Russi, Europa, nord e sud America, Oceania).