Londra, 16 lug – La Scozia vince il primo posto sul podio per essere la regione dell’Unione Europea con il peggiore tasso di morti per droga in rapporto alla popolazione – questo, almeno fino a quando non subentrerà la Brexit. Sembra di essere tornati ai tempi di Trainspotting.
Dati allarmanti del Nord Europa
A rivelarlo è una statistica ufficiale aggiornata rilanciata dalla Bbc. Il Regno Unito come Stato è al quarto posto di di questa triste lista che certifica un quadro particolarmente preoccupante per tutto il benestante nord Europa. Il totale delle persone morte per conseguenza diretta del consumo di stupefacenti è salito nel 2018 a quota 1.187 in Scozia: il 27% in più rispetto al 2017 e il numero più alto mai registrato dal 1996, dato che batte per diverse lunghezze quello dei decessi dovuti all’alcolismo che si attesta sui 1.136. La Scozia ha “proporzionalmente più consumatori di droghe rispetto al resto del Regno Unito”, dichiara iAndrew McAuley, ricercatore senior presso la Glasgow Caledonian University. “E questo alla fine ha un impatto evidente sul numero di decessi correlati al consumo di droga”, aggiunge.
Superiore 3 volte alla media europea
In Scozia la maggior parte dei decessi correlati alle droghe sono di persone che hanno assunto più di una sostanza. Gli oppiacei come l’eroina e il metadone sono implicati nella stragrande maggioranza delle morti, ma gli utenti spesso assumono cocktail letali di droghe, che comprendono sempre più benzodiazepine come l’etizolam, pillole che vengono spesso trattate come street valium, tranquillanti “da strada”. L’etizolam, ad esempio, ha contribuito a 548 decessi nel 2018, oltre i tre quarti delle morti per “benzodiazepine di strada“. Quello scozzese è un tasso di mortalità dovuto alla droga tre volte superiore alla media europea. Nel complesso, l’intero Regno Unito è preceduto solo da Estonia, Svezia e Norvegia. L’Italia, fortunatamente, si attesta ben oltre la ventesima posizione, allo stesso livello dei cugini francesi, e meglio della Germania.
Ilaria Paoletti
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