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Servizio choc della tv francese: gli immigrati non vogliono le donne nei bar

by Giorgio Nigra
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Roma, 23 gen – Esistono luoghi in cui una donna non può entrare in un bar. Non pensate al Nordafrica o al Medio Oriente: stiamo parlando della Francia del 2017. La moderna e laica Francia, che in porzioni crescenti del suo territorio sperimenta una de-europeizzazione crescente: nella demografia, innanzitutto, e conseguentemente nei costumi. Un servizio realizzato nello scorso dicembre dalla tv francese France 2 mostra la sparizione della presenza femminile dai luoghi pubblici dei quartieri francesi a maggioranza magrebina.

Il filmato mostra Nadia Remadna e Aziza Sayah, due attiviste del gruppo La Brigade des Mères (La Brigata delle Madri), che entrano in un caffè del sobborgo parigino di Sevran, dove sono accolte con sorpresa e ostilità dai clienti, tutti uomini e di origine extra-europea. “È meglio aspettare fuori. Ci sono uomini qui dentro (…) In questo bar, non c’è eterogeneità”, dice un cliente. Un altro gli fa eco: “In questo caffè non c’è promiscuità. Siamo a Sevran e non a Parigi. Qui c’è un’altra mentalità. È come tornare a casa”. Un terzo dice chiaramente: “Siamo al 93, qui”. Il riferimento è al codice dipartimentale di Seine-Saint-Denis, un vero e proprio marchio di fabbrica, che ormai richiama automaticamente la Francia che non è più Francia.

Sevran è, appunto, uno dei comuni di questa landa maledetta. Nel 2012, l’Istat francese vi contava 14.978 immigrati su una popolazione di 49.442 abitanti, ovvero il 30,3%. Secondo la demografa Michèle Tribalat, tuttavia, nel 2011 il 61,9 % dei giovani con meno di 18 anni di età di Sevran aveva almeno un genitore immigrato nato in un Paese non europeo. In un sobborgo di Lione, inoltre, la giornalista ha parlato con una ragazza (bianca) che le ha raccontato che ha paura di uscire di casa, indossa abiti larghi e non si trucca per evitare di essere presa di mira dagli uomini stranieri del quartiere. Ma state tranquilli: la Grande Sostituzione non esiste.

Giorgio Nigra

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1 commento

sonnynauta 23 Gennaio 2017 - 6:56

È vero, la grande sostituzione non esiste…
per i ciechi!

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