Home » “Via il termine ‘sex offender’, offende i molestatori sessuali”: in Colorado è puro delirio ‘woke’

“Via il termine ‘sex offender’, offende i molestatori sessuali”: in Colorado è puro delirio ‘woke’

by Cristina Gauri
0 commento
sex offender

Roma 25 nov — Il termine sex offender (in italiano «molestatore sessuale») va abolito perché potrebbe, per l’appunto, «offendere», i molestatori stessi: è quanto stabilito dal Consiglio di Stato per gli aggressori sessuali del Colorado, che sta decidendo di non utilizzare più il vocabolo nelle proprie linee guida e nelle policy.

Il Consiglio, che vigila sul trattamento delle persone già condannate per crimini sessuali, ha votato venerdì l’incredibile mozione che propone di sostituire il termine sex offender, «molestatore sessuale» con l’espressione «adulti che commettono reati sessuali». La mozione è passata, ma la decisione del Consiglio è ora soggetta a un periodo di consultazioni pubbliche di 20 giorni prima dell’approvazione finale.

Sex offender? E’ offensivo

Etichettare qualcuno come «molestatore sessuale», affermano i sostenitori del cambiamento di terminologia, può ostacolare gli sforzi di riabilitazione creando la percezione permanente che la persona in questione sia un pericolo per la sicurezza pubblica. Ma è proprio questo il punto, controbattono gli oppositori di questo cambiamento: Jessica Dotter, del Consiglio dei procuratori distrettuali del Colorado, ha affermato prima del voto di martedì che la nuova terminologia — ovvero «adulti che commettono reati sessuali» — «non riesce a trasmettere o rappresentare alcun tipo di centratura sulla vittima» come invece accade con sex offender. In sostanza — e non è così difficile da capire — le vittime di abusi sessuali «vogliono che il loro aggressore sia ritenuto responsabile e che sia conosciuto come un criminale». Ma questo, evidentemente, cozza con loro sensibilità di chi ha compiuto gli abusi. E la sensibilità della vittima?

Tutti hanno diritto di sentirsi offesi

Benvenuti insomma nel XXI° secolo, dove anche pedofili e stupratori hanno diritto di sentirsi offesi se vengono chiamati con il loro nome. Credevate forse che agli incantesimi politicamente corretti si potessero mettere dei paletti? Una volta che si percorre la «brutta china», la slippery slope come viene chiamata Oltreoceano, nessuno ha più facoltà di arbitrare la decenza: se accetti il verbo politicamente corretto e ti ci sottometti, devi tapparti il naso e accettare che venga applicato a tutti. Anche ai sex offender.  

Cristina Gauri

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati