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Siria, dopo il raid israeliano, i media rilanciano la bufala dell’attacco chimico

by Luigi Di Stefano
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Damasco, 8 set – Non ci è voluto molto a fare l’analisi del preteso attacco chimico con i gas nella città siriana di Khan Shaykhun, una ventina di giorni per ricomporre il puzzle. Ma i media di tutto il mondo si mobilitarono subito fra “Orrore & Raccapriccio” e gli Usa, recuperato il ruolo di “gendarme del mondo” anche sotto la nuova amministrazione Trump, nel giro di due giorni lanciarono un attacco con le telearmi (i famosi missili da crociera AGM 109 Tomahawk, Rapidi ed Invisibili) contro la base aerea siriana da dove sarebbe partito il cacciabombardiere siriano (del feroce Assad) contro l’inerme città in mano ai democraticissimi ribelli.

Peccato che fosse tutta una balla.

L’attacco con i gas era tutto organizzato sulla “notte americana” in modo che i media occidentali avessero in apertura la mattina video e immagini raccapriccianti di bambini gasati, ma è risaputo che gli integralisti islamici considerano l’ora legale una crudele imposizione dei Crociati, per cui fra ora legale siriana, fusi orari e ora della costa orientale del Pacifico (dove stanno i server di Youtube) si sono impicciati pubblicando uno dei video dei bambini morti col gas il giorno prima che l’attacco avvenisse, secondo loro, realmente. Capita, del resto anche l’orologio è una diavoleria inventata dai Crociati. Poi ci sono amenità quali l’arzillo vecchietto gasato col Sarin che reclama vigorosamente la Kefiah da uno che gliela ha tolta (Oh, ci ho solo quella!), oppure che la scena dei soccorsi è girata in una cava che non sta a Khan Shaykhun (ora c’è Google Earth, altra diavoleria dei Crociati, l’Ayatollah Khomeyni chiamava i satelliti “l’occhio sacrilego”).

Nemmeno la rappresaglia coi Tomahawk è andata meglio: di 50 missili lanciati uno solo è andato chiaramente a bersaglio su uno shelter della base aerea siriana, altri tre o quattro hanno fatto inutili buchi per terra e degli altri non se ne sa niente. Insomma, “Rapidi ed Invisibili ma non Infallibili”, almeno quando i target sono difesi dai sistemi da guerra elettronica russi Krasukha e in cielo vola l’accoppiata Sukhoi 34 e missile AA-10 Alamo. Una brutta sorpresa per i Dott. Stranamore del Pentagono. A questo link tutta l’analisi. Ieri ha fatto il giro del mondo la notizia che una “Commissione ONU” ha concluso essere del governo siriano di Assad la responsabilità dell’attacco coi gas a Khan Shaykhun (ma come, in sei mesi ancora non si sono accorti che era tutta una sceneggiata?!), poi l’attacco israeliano di ieri contro una “fabbrica di gas” in Siria spiega con tempismo perfetto le conclusioni della Commissione ONU.

Il fatto è che in questi sei mesi l’esercito siriano ha riconquistato quasi tutta la Siria, l’Isis in Siria non esiste praticamente più, ed è esclusivo merito di Putin che gli ha dato l’appoggio aereo e del valore dei soldati siriani. Gli USA sono bloccati in Asia dal cicciobello coreano che continua imperterrito a sparare bombe atomiche e lanciare missili balistici che sorvolano il Giappone, Trump sta facendo il contrario di quello che aveva promesso in campagna elettorale (“American First”, riavvicinamento alla Russia per combattere il terrorismo, protezionismo dell’industria americana…).

E l’Europa? Beh, le femministe svedesi (governative) vanno a Teheran a sfilare davanti agli Ayatollah paludate con veli e chador come pure le varie befane istituzionali nostrane. Quelle italiane di femministe vogliono “sensibilizzarci” andando a calare le mutande all’Altare della Patria (ma che schifo, ma copritevi!), le commissioni governative vanno a litigarsi i Rolex gentilmente regalati dai sauditi… e soprattutto “mostriamo obbedienza”: si doveva sconfiggere Putin con l’embargo di caciotte e melanzane ma quello, chissà perché, non si arrende e non cede il controllo delle miniere d’oro a Wall Street (è proprio un dispettoso!).

L’Europa passa da anni di strage in strage ad opera di quelli sconfitti in Siria dal “Dittatore Assad”, e reagisce coi gessetti, i palloncini, le Marce della Pace, le Marce del Bananeto, la “Accoglienza”, il “Volemose Bene”… e si prepara ad “accogliere” i Foreign Figthers per “deradicalizzarli” con tanto di Tutor che li seguiranno nel processo di “reinserimento” (c’è proprio una risoluzione UE approvata subito dopo gli attacchi del Bataclan a Parigi. Insomma, meno male che Putin c’è. E anche noi che i fusi orari li conosciamo.

Luigi Di Stefano

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