Un gesto epocale che segna uno spartiacque storico nel processo di dialogo interreligioso tra mondo cristiano e mondo mussulmano. Uno straordinario atto di coraggio compiuto da un paese, la Siria, che da sempre ha fatto della convivenza e dell’equilibrio sociale e religioso il suo punto di forza.
Proprio nel momento in cui il califfato e i “ribelli moderati di Obama” mostrano il loro volto più crudele, uccidendo e deportando la popolazione inerme e distruggendo il patrimonio artistico e religioso del paese, lo stato siriano inaugura la prima moschea al mondo dedicata interamente al culto della Vergine Maria, la madre di Gesù Cristo, che per i mussulmani rappresenta un profeta cardine della tradizione divina.
È stata inaugurata a Tartous uno dei principali centri del paese e importante porto commerciale alla presenza del Ministro degli Affari religiosi della Repubblica Araba di Siria, il dott. Mohammad Abd Essettar, l’Imam Ali Hasan Ramadan, membro dell’Alta commissione religiosa di stato e i più alti esponenti delle Chiese cristiane in Siria.
L’inaugurazione della moschea non ha precedenti nella storia siriana e in generale del vicino oriente ma rientra nella più tipica tradizione religiosa islamica, basti pensare che alla Vergine Maria e a Gesù sono dedicate tre sure del Corano. Durante l’inaugurazione gli esponenti cristiani hanno potuto pregare insieme ai musulmani nella nuova Moschea.
Alberto Palladino
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