L’esercito siriano avanza anche nelle città vicino ad Aleppo, fino ad oggi controllate dai gruppi armati anti-Assad, di Tel Arn e Tel Hasel. Pochi giorni fa le truppe governative hanno inoltre ripreso controllo di un sobborgo meridionale di Damasco, altra zona chiave per consolidare le postazioni attorno alla capitale e rompere le linee jihadiste. L’annuncio della presa del sobborgo, confermato anch’esso dall’Osservatorio per i diritti umani, è stato diramato dai media di Stato: “l’ordine e la sicurezza sono tornati a Sbine, località ripulita dai terroristi”.
Nel frattempo il governo siriano ha comunicato la concessione di “un’amnistia presidenziale” per i disertori dell’esercito, specificando che tutti i militari che hanno abbandonato le fila delle truppe avranno 30 giorni di tempo per presentarsi in caserma senza subire conseguenze, mentre coloro che sono fuggiti all’estero possono rientrare in Siria da uomini liberi entro tre mesi.
Eugenio Palazzini
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