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Spie del fisco e poker online, ecco la rivoluzione di Tsipras

by Francesco Pezzuto
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tsipras-baroufakisAtene, 8 mar – “Un gran numero di ispettori non professionisti assoldati su base casuale e temporanea, non più di due mesi e senza possibilità di riassunzione, che dopo un breve periodo di addestramento saranno chiamati a comportarsi da clienti in giro per il paese, registrando e riprendendo tutto grazie ai supporti video e audio con cui saranno cablati”. In sintesi dei veri e propri 007 del fisco, reclutati tra studenti, donne delle pulizie, finti turisti, pronti a stroncare le sacche di resistenza dell’economia greca puntando soprattutto sulle attività economiche delle isole, appena in tempo per l’inizio della stagione estiva. Un provvedimento talmente assurdo da dubitare della sua veridicità, se non fosse tutto scritto nero su bianco nella lettera che il ministro dell’Economia greco, Yanis Varoufakis, sottoporrà lunedì prossimo all’Eurogruppo. Un testo di undici pagine (pubblicate in esclusiva sul Financial Times) contenenti le linee guida dell’esecutivo di Tsipras per dare vita alla ripresa economica ellenica, senza venir meno alle promesse fatte a Bruxelles.

L’istituzione dell’esercito degli “infami del fisco” non sarà l’unica misura a far discutere. Varoufakis, seguendo il pessimo esempio di altri economisti, intende affidare parte del recupero del debito alla legalizzazione del gioco d’azzardo. Saranno emesse, infatti, nuove licenze per giochi online, per un ritorno annuale calcolato in 500milioni di euro. Una nazione in ginocchio, vessata dalle imposizioni della Troika e ulteriormente umiliata da questa manovra. Il governo di Tsipras, le cui promesse elettorali si sono sciolte come neve al sole, ricorre alle manovre più subdole per obbedire al volere della Bce e del Fmi, in cambio della concessione dell’ultima tranche del prestito da sette miliardi.

Il malcontento interno continua a montare, la base di Syriza si divide tra chi vorrebbe contestare i vertici e chi attende di capire come saranno utilizzati i fondi europei una volta ottenuto il prestito. Un nodo non secondario ma, secondo il parere dei più scettici, l’atteggiamento remissivo dimostrato finora non induce certo a previsioni ottimistiche circa un’inversione di tendenza. La Grecia avrebbe bisogno di dare un forte input alla ripresa dell’economia reale, a cominciare dal comparto agricolo e dalla cantieristica navale, settori che hanno sempre garantito posti di lavoro al di fuori del sistema statale. Nel frattempo, però, grazie all’accoppiata dei bellocci Tsipras-Varoufakis, i greci dovranno accontentarsi di spie e poker online.

Francesco Pezzuto

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