Roma, 9 ago — I titolari degli esercizi non sono autorizzati a richiedere i documenti d’identità ai clienti  per verificare la validità del Green pass. Lo ha detto a Torino il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, rispondendo ai giornalisti sulle proteste No Green pass esplose nei giorni scorsi.

Gli esercenti non possono controllare i documenti

Il ministro ha annunciato «controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa», ribadendo che sebbene gli esercenti al controllo «non potranno chiedere la carta d’identità ai clienti» l’attività di verifica del Green pass è delegata a loro. «Non si può pensare — ha aggiunto — che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza. Al riguardo è in via di preparazione una circolare». Le parole del ministro fanno luce una volta per tutte sulla questione dei documenti che divampa da giorni in seno al dibattito sul Green pass.

Cosa prevede il decreto

I gestori dei locali, in sunto, non sono pubblici ufficiali e non è data loro facoltà di controllare i documenti. A loro spetta la verifica del possesso del Green pass. In caso di controllo saranno le forze dell’ordine a controllare che l’identità del cittadino corrisponda a quella indicata sul certificato. Il decreto in vigore prevede sanzioni da 400 a 1.000 euro sia per i clienti trovati sprovvisto di green pass, sia per chi ha omesso il controllo. I gestori dei locali rischiano «se la violazione è ripetuta per almeno tre volte in tre giorni diversi, la chiusura, da 1 a 10 giorni, dell’attività imprenditoriale».

Cristina Gauri

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8 Commenti

  1. Assurdo !
    Mostrare un QR code sul quale non sappiamo cosa c’è scritto, perché non ci è dato sapere come si legge.
    Insegnateci come si legge !….

  2. Un altra puttanata fatta da incapaci, basta guardare la faccia per capire con chi abbiamo a che fare, andatevene.

  3. Mah, sti’ dilettanti allo sbaraglio…non ride, fa la faccia cupa, ma e’ degna dei bibbitari che l’hanno voluta li’.
    I commercianti di alcolici e di tabacchi hanno o non hanno il divieto di vendere a minorenni? E i gestori dei cinematografi hanno o non hanno il divieto di permettere l’ingresso a minorenni quando la proiezione riguarda materiale V.M.? (ammesso esistano ancora i film vietati, non lo so).
    E questi commercianti, esercenti, ecc… come mai potranno ottemperare a tali prescrizioni?
    A colpo d’occhio? Proprio lei che fa passare per minori quei marcantoni di clandestini?
    E questo vi sembra un charimento da parte di un ministro? A me sembra la solita ITAGLIANATA.

  4. Dalla (smiledog)(hearteyesdog)(laughdog): chiarimento=dichiarazione che serve a rendere più chiaro e comprensibile qualcosa.
    Mah, sti’ dilettanti allo sbaraglio…non ride, fa la faccia cupa, ma e’ degna dei bibbitari che l’hanno voluta li’.
    I commercianti di alcolici e di tabacchi hanno o non hanno il divieto di vendere a minorenni? E i gestori dei cinematografi hanno o non hanno il divieto di permettere l’ingresso a minorenni quando la proiezione riguarda materiale V.M.? (ammesso esistano ancora i film vietati, non lo so).
    E questi commercianti, esercenti, ecc… come mai potranno ottemperare a tali prescrizioni?
    A colpo d’occhio? Proprio lei che fa passare per minori quei marcantoni di clandestini?
    E questo sarebbe un chiarimento da parte di un ministro? A me sembra la solita ITAGLIANATA.

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